(ANSA) – ROMA, 15 APR – “A tredici mesi dall’inizio della
crisi sanitaria le condizioni economiche dell’Italia permangono
gravi, ma in progressivo miglioramento. Le difficoltà nel
contenere l’epidemia, problema non solo italiano, continuano a
procrastinare l’avvio di una fase di controllata e ragionevole
ripresa”. Lo afferma Confcommercio nella congiuntura di aprile
in cui si sottolinea che l’indicatore dei consumi ICC segnala a
marzo il ritorno, dopo più di un anno, in territorio positivo
con una crescita del 20,6% nel confronto annuo che, comunque, “appare largamente insufficiente a compensare le perdite dei
consumi patite un anno fa”.
“In altre parole, – sottolinea l’associazione – il livello
della spesa reale a marzo 2021 è ancora inferiore a quello di
marzo 2019 del 19%. L’apparente recupero ha, inoltre,
interessato quasi esclusivamente i beni, mentre per i servizi la
situazione si configura sostanzialmente come il raggiungimento
di una soglia minima oltre la quale è praticamente impossibile
scendere”.
Per il Pil, Confcommercio prevede ad aprile un aumento molto
contenuto dello 0,2% su marzo. Su base annua, la variazione è
del +22,1%. “Nonostante questa confortante valutazione, il
rischio di non raggiungere una crescita superiore al 4%
nell’intero 2021 si fa più concreta”. (ANSA).
Fonte Ansa.it