Il messaggio del presidente del Consiglio: fare presto, restare ambiziosi, perché scelte al ribasso e tardive danneggerebbero il mercato unico e quindi non solo l’Italia, ma anche Paesi come l’Olanda
Il messaggio del presidente del Consiglio: fare presto, restare ambiziosi, perché scelte al ribasso e tardive danneggerebbero il mercato unico e quindi non solo l’Italia, ma anche Paesi come l’Olanda
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Il conto alla rovescia verso il Consiglio Ue sul Recovery Fund del 17 e 18 luglio è iniziato e il presidente del Consiglio Guseppe Conte è volato all’Aia per incontrare il primo ministro olandese Mark Rutte, leader dei Paesi “frugali”, quelli che frenano sulla proposta di Recovery fund da 750 miliardi (proposta peraltro confermata dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel). Conte incontra Rutte a Binnenhof, sede del governo dell’Aja. Il messaggio che porta è: fare presto, restare ambiziosi, perché scelte al ribasso e tardive danneggerebbero il mercato unico e quindi non solo l’Italia, ma anche Paesi come l’Olanda.
Wilders manifesta contro Conte, non un cent all’Italia
«Non un centesimo all’Italia». È il cartello che Geert Wilders, leader dell’opposizione olandese, ha esibito fuori dal palazzo Binnenhof. «Ne abbiamo bisogno anche noi, per questo non daremo un euro all’Italia», ha aggiunto Wilders.
La “linea” Rutte: risorse in cambio di riforme
I Paesi “frugali” chiedono risorse minori a fronte di impegni più stringenti. Il fronte del Nord è fresco di un successo: imposto il nuovo presidente dell’Eurogruppo. Rutte insiste perché le risorse vengano date a fronte di riforme. Quell’impegno, assicura Conte, c’è. Ma l’Italia chiede uguale impegno per una risposta corposa e tempestiva, senza altri rinvii. Per Roma non è ancora il momento di minacciare veti sul Quadro Finanziario pluriennale (sui “rebates”, in particolare) come leva per arrivare ad una soluzione sul Recovery fund. Ma la partita si giocherà su più tavoli.