Il premier fa il punto sull’azione di governo, dopo il via libera alla manovra 2020
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Parla della manovra 2020 appena approvata, che sterilizza, per il prossimo anno, le clausole Iva, e inizia un percorso di riduzione delle tasse sul lavoro, a vantaggio dei redditi fino a 35mila euro l’anno. Il premier, Giuseppe Conte, inizia così il discorso di fine anno, ricordando i 29 punti «ambiziosi» del programma di governo: «Davanti a noi – afferma – c’è una maratona di tre anni». Poi, alla prima domanda, annuncia lo sdoppiamento del Miur e la nomina di due nuovi ministri, Lucia Azzolina all’Istruzione, Gaetano Manfredi all’Università e ricerca.
Il Miur si sdoppia
Per il dopo Fioramonti il premier, Giuseppe Conte, ha quindi individuato i suoi successori. L’attuale sottosegretaria Lucia Azzolina viene promossa ministro, e si occuperà di scuola. Gaetano Manfredi, attuale presidente della Crui (la conferenza dei rettori), guiderà l’Università e la ricerca. Il precedente sdoppiamento del Miur risale al governo Prodi II nel 2006. Allora, all’Istruzione (a quel tempo si chiamava Pubblica istruzione) venne nominato Beppe Fioroni (il ministro del famoso quaderno bianco sulla scuola, a oggi l’unica operazione organica di revisione del settore concordata con il Mef). All’università e ricerca, arrivò invece Fabio Mussi. Con il nuovo governo Berlusconi, del 2008, il Miur si riaccorpò e venne affidato a Mariastella Gelmini.
Pa più semplice e digitale
Conte ha poi parlato degli impegni, da realizzare nelle prossime settimane. Il primo che cita è la semplificazione della Pa e la svolta verso il digitale per migliorare i rapporti con cittadini e imprese, e spingere la competitività del Paese.
Velocizzare i processi
Altro punto del programma ambizioso del Conte II è la velocizzazione dei processi: «Questo – spiega il premier – sarà un pilastro del nostro disegno riformatore. Siamo molto ambiziosi, dobbiamo mettere mano alla giustizia tributaria. Il mio obiettivo è quello di ridurre un grado di giudizio, per la giustizia tributaria devono essere sufficienti solo due gradi».
Semplificare fisco e lotta all’evasione
Conte ha poi detto che occorre rilanciare il sistema fiscale, semplificare e rimodulare e ridurre le aliquote, per abbassare la pressione fiscale. Da aggredire è il sommerso che il presidente del Consiglio quantifica, secondo vari studi, in circa 100 miliardi di euro. L’Iva verrà rimodulata? «La rimodulazione dell’Iva non è all’ordine del giorno – è la risposta del premier -. Vedremo quanto riusciremo a recuperare dal sommerso con le misure anti-evasione».
Pil e rilancio del Sud
Altro tavolo di lavoro dell’esecutivo “giallo-rosso” è il piano strutturale per il Sud, di cui una parte fondamentale sarà l’incremento delle infrastrutture. «Non siamo così velleitari da pensare che porremo fine alla questione meridionale – dice Conte – ma se il Sud non riparte il Pil avrà sempre percentuali scarse». «Il 34% della spesa pubblica dovrà a priori essere destinato al Sud, è il principio che abbiamo fissato».