Si tratta di un protocollo con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria
di Giorgio Pogliotti
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Accordo tra le parti sociali sulle misure di contenimento della diffusione del coronavirus in tutti i luoghi di lavoro. Un protocollo con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria, è stato sottoscritto questa mattina da sindacati e associazioni datoriali, in videoconferenza, dopo una giornata di trattative.
È stato lo stesso premier, Giuseppe Conte, a promuovere questo confronto a distanza, preoccupato per gli scioperi proclamati dai sindacati che denunciavano carenze sul versante della salute e sicurezza e le chiusure decise autonomamente da diverse aziende Conte ha così chiamato i vertici di Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cgil,Cisl e Uil, per condividere una serie di regole comuni.
Ampio ricorso allo smart working
Si prevede il massimo utilizzo dello smart working, la sospensione di attività e i reparti aziendali non indispensabili alla produzione, la diffusione di guanti e mascherine al personale. Le aziende attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa, potranno intervenire per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. «È previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale – sottolineano Cgil, Cisl e Uil in una nota – per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute».
Riunioni solo a distanza
Alle aziende sono indicate linee guida su aspetti come l’informazione (l’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre 37,5), l’ accesso di dipendenti e fornitori (il controllo della temperatura, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi), l’adeguata pulizia dei locali (delle postazioni di lavoro, delle aree comuni), le precauzioni igieniche (detergenti per le mani), i dispositivi di protezione (mascherine idonee), la gestione degli spazi comuni (accessi contingentati). Inoltre bisogna scaglionare gli orari di ingresso e uscita, se non si può ricorrere ai collegamenti a distanza, la partecipazione alle riunioni va ridotta al minimo.
Furlan: protocollo molto dettagliato
«È un protocollo molto chiaro e dettagliato che ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro – commenta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. Definisce con chiarezza tutto quello che le imprese sono obbligate a fare, coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sanitaria, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività». Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo è «prevalso il buon senso abbiamo fatto prevalere il principio della priorità della sicurzza sul profitto».
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