avvocatoinprimafila il metodo apf

Coronavirus, accordo governo-parti sociali su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

intesa nella notte

Si tratta di un protocollo con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria

di Giorgio Pogliotti

14 marzo 2020


Sul web impazza la mascherina fai da te

2′ di lettura

Accordo tra le parti sociali sulle misure di contenimento della diffusione del coronavirus in tutti i luoghi di lavoro. Un protocollo con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria, è stato sottoscritto questa mattina da sindacati e associazioni datoriali, in videoconferenza, dopo una giornata di trattative.

È stato lo stesso premier, Giuseppe Conte, a promuovere questo confronto a distanza, preoccupato per gli scioperi proclamati dai sindacati che denunciavano carenze sul versante della salute e sicurezza e le chiusure decise autonomamente da diverse aziende Conte ha così chiamato i vertici di Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cgil,Cisl e Uil, per condividere una serie di regole comuni.

Ampio ricorso allo smart working
Si prevede il massimo utilizzo dello smart working, la sospensione di attività e i reparti aziendali non indispensabili alla produzione, la diffusione di guanti e mascherine al personale. Le aziende attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa, potranno intervenire per la messa in sicurezza del luogo di lavoro. «È previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale – sottolineano Cgil, Cisl e Uil in una nota – per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute».

Riunioni solo a distanza
Alle aziende sono indicate linee guida su aspetti come l’informazione (l’obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre oltre 37,5), l’ accesso di dipendenti e fornitori (il controllo della temperatura, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi), l’adeguata pulizia dei locali (delle postazioni di lavoro, delle aree comuni), le precauzioni igieniche (detergenti per le mani), i dispositivi di protezione (mascherine idonee), la gestione degli spazi comuni (accessi contingentati). Inoltre bisogna scaglionare gli orari di ingresso e uscita, se non si può ricorrere ai collegamenti a distanza, la partecipazione alle riunioni va ridotta al minimo.

Furlan: protocollo molto dettagliato
«È un protocollo molto chiaro e dettagliato che ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro – commenta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. Definisce con chiarezza tutto quello che le imprese sono obbligate a fare, coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sanitaria, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività». Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo è «prevalso il buon senso abbiamo fatto prevalere il principio della priorità della sicurzza sul profitto».

Per approfondire:
Coronavirus, nel decreto in arrivo indennizzi ed estensione cassa integrazione in deroga
Coronavirus, provvedimenti a pioggia. In media uno al giorno

Fonte

Exit mobile version