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Coronavirus, Bankitalia: «Un terzo delle famiglie ha riserve per meno di tre mesi»

niente vacanze per il 30% delle famiglie

Dall’indagine straordinaria sulle famiglie italiane emerge che più della metà ha visto la riduzione del reddito. Il 40% in difficoltà con il mutuo, il 34% ha difficoltà a far fronte al credito al consumo

di Ca.Mar.

Coronavirus, Bankitalia: un terzo delle famiglie ha riserve per soli 3 mesi

Dall’indagine straordinaria sulle famiglie italiane emerge che più della metà ha visto la riduzione del reddito. Il 40% in difficoltà con il mutuo, il 34% ha difficoltà a far fronte al credito al consumo

7 luglio 2020


2′ di lettura

«Oltre a un diffuso calo nei redditi, più di un terzo degli individui dichiara di disporre di risorse finanziarie liquide sufficienti per meno di 3 mesi a coprire le spese per consumi essenziali della famiglia in assenza di altre entrate, un periodo compatibile con la durata del lockdown legato all’emergenza Covid-19». Il quadro emerge dalla nuova pubblicazione diffusa dalla Banca d’Italia sugli effetti del coronavirus, della serie “Note Covid-19”, dal titolo “Principali risultati dell’Indagine straordinaria sulle famiglie italiane nel 2020”, a firma degli economisti di Via Nazionale Andrea Neri e Francesca Zanichelli. Poco meno della metà degli individui dichiara che prima dell’emergenza sanitaria arrivava alla fine del mese con difficoltà, dice Bankitalia. .

Riduzione del reddito familiare per più della metà delle persone

Negli ultimi due mesi, corrispondenti alla fase più rigida delle misure di contenimento dell’epidemia, oltre la metà degli individui dichiara di aver subito una riduzione nel reddito familiare, anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti. L’impatto è più negativo tra i lavoratori indipendenti: quasi l’80% ha subito un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare.

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Il 40% in difficoltà con i mutui

Circa la metà della popolazione si aspetta una riduzione del reddito familiare anche nell’arco dei prossimi 12 mesi, anche se di intensità inferiore a quella degli ultimi due mesi. Utilizzando come riferimento omogeneo una soglia di povertà relativa stimata sulla base dell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane del 2016, la quota di popolazione che non ha sufficienti risorse finanziarie liquide per poter restare alla soglia di povertà per 3 mesi in assenza di altre entrate raggiunge il 55 per cento. Inoltre quasi il 40% degli individui indebitati dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi. Solo un terzo di chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria mutui.

Il 34% ha difficoltà a far fronte al credito al consumo

Tra coloro che hanno un finanziamento per credito al consumo la percentuale di individui in difficoltà con il pagamento della rata è del 34 per cento. L’emergenza sanitaria incide negativamente anche sulle aspettative di spesa: circa il 30% della popolazione dichiara di non potersi permettere di andare in vacanza la prossima estate e quasi il 60% ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi.

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