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Coronavirus, Conte: «Il dolore si rinnova costantemente, combattiamo contro un nemico invisibile»

L’INFORMATIVA ALLA CAMERA

Il presidente del Consiglio interviene in aula a Montecitorio: «coinvolgimento camere necessario e doveroso»

25 marzo 2020


Coronavirus, l’informativa di Conte alla Camera

3′ di lettura

Ci sarà un nuovo decreto legge, dopo il Cura Italia, «con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto». L’Italia «sta lavorando alla creazione di strumenti di debito comune dell’eurozona». «L’Ue agisca subito», in quanto le risposte tardive «non sono utili». E ad aprile arriverà uno scudo normativo a asset strategici: «I più preziosi asset di questo Paese vanno protetti con ogni mezzo. Sarà possibile lavorare in questa direzione a partire dal primo provvedimento normativo di aprile a cui stiamo lavorando». Sono alcuni dei passaggi principali dell’informativa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in aula alla Camera (domani, 26 marzo, sarà la volta del Senato) sull’emergenza coronavirus.

«Il dolore si rinnova costantemente», ha detto il premier. «Stiamo combattendo un nemico invisibile, insidioso. Saremo all’altezza? La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza», ha aggiunto.

La prima parte dell’intervento del capo dell’esecutivo è stata caratterizzata, anche, da un ringraziamento nei confronti è in prima linea in questa emergenza sanitaria. «Nei giorni scorsi – ha ricordato Conte ai deputati – mi ha scritto Michela, un’infermiera che lavora al reparto Covid dell’ospedale di Senigallia. Con grande dignità mi ha chiesto che i rischi che si stanno assumendo lei e suoi colleghi non siano dimenticati. A nome del governo, ma credo anche del Parlamento – ha continuato Conte – dico che noi non ci dimenticheremo di voi». Il premier ha messo in evidenza lo «sforzo straordinario» di medici, infermieri, e di chi è in prima linea.

Dopo la sollecitazione del presidente della Camera Roberto Fico, dunque, il premier è intervenuto alla Camera per fare il punto sulle misure prese fino a oggi pr arginare il contagio da coronavirus. A chiedere che il capo del Governo venisse a riferire in aula è stato nei giorni scorsi anche il centrodestra. «Sono consapevole della necessità del coinvolgimento del Parlamento», che ritengo «doveroso», ha detto il presidente del Consiglio.

Conte ha parlato tra i ministri Di Maio e Azzolina. Davanti a lui, nel banco dei sottosegretari, i ministri Lamorgese, D’Incà, Bonafede e Bonetti. Nessuno dei membri del governo ha indossato la mascherina, come la maggioranza dei deputati. Alla fine dell’intervento, solo i deputati della maggioranza hanno applaudito. Immobili, e perplessi, quelli del centrodestra.

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