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Coronavirus, dal bonus autonomi ai fondi per le imprese: la mappa per l’erogazione degli aiuti

 

I 600 euro per gli autonomi e la cig dovrebbero essere erogati dal 15 aprile. Tempi più lunghi per i prestiti alle imprese

di Andrea Gagliardi

13 aprile 2020

Coronavirus, decreto liquidità: garanzie a tre vie per le Pmi

3′ di lettura

Il decreto cura Italia del 17 marzo ha stanziato ingenti risorse a sostegno di famiglie e imprese alle prese con l’emergenza coronavirus. Ma è corsa contro il tempo per l’assegnazione dei fondi. Così come non arriverà subito la maggior parte dei 400 milioni di prestiti alle aziende (previsti dal decreto liquidità) che saranno erogati dal sistema bancario sfruttando le garanzie statali.

Prestazioni Inps a partire dal 15 aprile
La maggior parte delle erogazioni contemplate dal decreto Cura Italia di marzo sono in capo all’Inps, che si è impegnata a erogare tutte le prestazioni (sono coinvolti 8 milioni fra lavoratori dipendenti e autonomi) dal 15 aprile. Si parte dai 600 euro per i lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività (indennità che passerà da 600 a 800 euro per i mesi di aprile e maggio): fin qui sono circa quattro milioni le domande pervenute. Ma ci sono da saldare anche i 600 euro del bonus baby sitting per il quale sono arrivate 43.608 domande.

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A ciò si aggiungono sin qui 198mila domande di cassa integrazione per 2.896.000 beneficiari e 100.800 domande di assegno ordinario per 1.682.000 beneficiari. Sul fronte della Cig è stato siglato un accordo con l’Abi in base al quale l’assegno sarà anticipato dalle banche fino a 1.400 euro. E questo fa ben sperare sul rispetto dei tempi. Ma c’è chi, come i consulenti del lavoro, vede la data del 15 aprile come troppo ottimistica per via della mole dei controlli da effettuare. E temono che i soldi arriveranno non prima di maggio.

Tempi più lunghi per i 600 euro per i professionisti
Tutto da rifare per gli oltre 400mila professionisti che nei giorni scorsi hanno chiesto alle proprie Casse di previdenza il bonus di 600 euro. Le domande dovranno essere ripresentate agli enti, ha detto a Radio 24 Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp (l’Associazione delle Casse) dopo che il decreto liquidità ha cambiato i requisiti per ottenere l’aiuto per la crisi da coronavirus. Alle Casse previdenziali private il governo ha assegnato 200 milioni per la gestione delle indennità, che esse gestiscono in maniera completamente autonoma. Nessun coinvolgimento dell’Inps insomma.

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