A causa degli effetti negativi del Covid rischiamo di ‘bruciare’ 160 miliardi di Pil: lo sostiene la Cgia di Mestre, secondo la quale nella più rosea previsione il Pil italiano di quest’anno dovrebbe scendere, rispetto al 2019, del 10% circa. Per dare l’idea della dimensione della contrazione, è come se il Veneto fosse stato in lockdown per tutto l’anno. “La gravità della situazione emerge in maniera ancor più evidente se paragoniamo l’attuale situazione economica con quanto accaduto nel 2009, annus horribilis dell’economia italiana del dopoguerra – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio studi degli Artigiani di Mestre, Paolo Zabeo – .Allora, il Pil scese del 5,5% e il tasso di disoccupazione, nel giro di 2 anni, passò dal 6 al 12%. Quest’anno, invece, se le cose andranno bene, il Pil diminuirà del 10%”.
Fonte Ansa.it