(ANSA) – ROMA, 07 APR – Una “mappa della solidità” delle
imprese indica che “circa il 45% di esse è strutturalmente a
rischio: esposte a una crisi esogena, subirebbero conseguenze
tali da metterne a repentaglio l’operatività”. Queste imprese
sono “numerose” nei settori a basso contenuto tecnologico e di
conoscenza. All’opposto, “solo l’11% risulta solido, ma spiega
quasi la metà dell’occupazione e oltre due terzi del valore
aggiunto complessivi”. È quanto emerge dal Rapporto 2021 sulla
competitività dei settori produttivi reso noto dall’Istat.
(ANSA).
Fonte Ansa.it