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Credito imposta ZES: Ternullo: “Si abbassi la soglia minima di 200 mila euro per non tagliare fuori le piccole imprese del Sud”

la vera spinta al Sud può arrivare solo da un sistema di incentivi che tenga conto della struttura reale del nostro tessuto imprenditoriale e lo valorizzi.

Roma, 05/12/2024: “Un Mezzogiorno che vuole crescere non può permettersi di escludere le piccole e medie imprese dalla partita dello sviluppo. Con l’introduzione di una soglia minima di 200.000 euro per gli investimenti agevolabili nell’ambito della Zona Economica Speciale unica, molte realtà produttive del nostro territorio, soprattutto quelle artigianali e familiari, si sono viste precluse importanti opportunità. È una scelta che penalizza il tessuto economico reale del Sud e che va rivista al più presto”. Così la senatrice Daniela Ternullo, di Forza Italia, dopo aver depositato a Palazzo Madama l’interrogazione al Governo sul tema del credito d’imposta ZES.

“In oltre un anno di applicazione delle nuove regole – conclude la Senatrice – non sono ancora disponibili dati trasparenti e disaggregati sugli effetti di questa misura. È quindi fondamentale verificare l’impatto concreto delle limitazioni introdotte e agire affinché le agevolazioni tornino accessibili anche per chi opera con investimenti di portata più contenuta, ma strategici per il territorio. Accolgo con favore le dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy che ha aperto all’ipotesi di abbassare la soglia minima per gli investimenti incentivabili. È una prospettiva che sosterrò con forza, perché la vera spinta al Sud può arrivare solo da un sistema di incentivi che tenga conto della struttura reale del nostro tessuto imprenditoriale e lo valorizzi. Non possiamo permettere che la burocrazia o criteri troppo rigidi frenino chi vuole investire e creare valore nella nostra terra. La crescita del Mezzogiorno passa attraverso una politica economica che premia l’iniziativa, senza lasciare indietro nessuno. È questa la battaglia che porterò avanti, in difesa delle nostre imprese e del futuro del Sud”.

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