Con una nota congiunta le associazioni di categoria del terziario Confcommercio e Confesercenti esprimono soddisfazione per il provvedimento: “Così le imprese possono abbattere i costi di accesso a finanziamenti attraverso i consorzi fidi. Un aiuto che arriva in un momento di grande bisogno di liquidità per tutto il sistema imprenditoriale, che sta cercando di resistere alla crisi innescata dalla pandemia. E proprio iniezioni di liquidità e abbattimento dei costi sono i primi strumenti utili a sostenere la ripresa e a salvare l’occupazione”.
Buone notizie per gli imprenditori toscani che intendono accedere al credito attraverso i consorzi fidi. Le anticipano in una nota congiunta i presidenti regionali delle associazioni regionali di categoria del terziario Confesercenti e Confcommercio, Nico Gronchi e Anna Lapini, che esprimono il proprio apprezzamento per il bando con cui la Regione Toscana concede un plafond di dieci milioni di euro per contributi in conto commissioni di garanzia su operazioni di finanziamento.
“In pratica – spiegano le due associazioni – la Regione viene in soccorso delle imprese con un contributo a fondo perduto pari all’1.5 % del finanziamento concesso, aiutandole così ad abbattere i costi accessori alla richiesta di garanzia sul credito. Un aiuto che arriva in un momento di grande bisogno di liquidità per tutto il sistema imprenditoriale, che sta cercando di resistere alla crisi innescata dalla pandemia e di risollevarsi. Proprio iniezioni di liquidità e abbattimento dei costi sono i primi strumenti utili a sostenere la ripresa e a salvare l’occupazione”. Occupazione che, anche nel terziario, continua ad essere esposta a pericoli altissimi: secondo l’indagine di Format Research, e resa pubblica il 4 maggio scorso, per il 2020 il terziario toscano rischia infatti di perdere 65 mila posti di lavoro e tra le 20 mila e le 30 mila imprese, oltre all’11% del valore aggiunto complessivo del terziario regionale, ovvero 8,5 miliardi di euro.
Il contributo regionale sarà erogato direttamente all’impresa, che potrà farne richiesta anche rivolgendosi agli uffici delle associazioni di categoria, disponibili ad istruire gratuitamente la pratica. Potranno presentare richiesta di accesso micro, piccole e medie imprese, ma anche professionisti aventi sede nel territorio regionale, che abbiano ottenuto una garanzia da un ente garante a fronte di un’operazione finanziaria. Sono ammesse all’agevolazione le commissioni di garanzia pagate su qualsiasi tipo di operazione finanziaria concessa.