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Csc: Pil in risalita ma il freno post lockdown è la domanda bassa

i dati confindustria

Istat: a luglio fiducia dei consumatori in lieve calo, ma continua a salire quella delle imprese. Nell’industria indice in netto miglioramento per manifatturiero e costruzioni

di M.Se.

(Ikon Image / AGF)

Istat: a luglio fiducia dei consumatori in lieve calo, ma continua a salire quella delle imprese. Nell’industria indice in netto miglioramento per manifatturiero e costruzioni

24 luglio 2020


3′ di lettura

«Siamo all’inizio del trimestre, il terzo, che farà registrare una variazione positiva del Pil italiano, dopo il minimo della recessione nel secondo. I dati sull’andamento a luglio sono pochi, ma una risalita è stata a fatica avviata a maggio-giugno. Tuttavia, è stata parziale e i rischi che si affievolisca sono alti, lasciando l’attività su livelli compressi. Il freno post-lockdown è la domanda che resta bassa». Lo scrive il Centro studi di Confindustria nella congiuntura flash di luglio.

La produzione industriale

“La produzione industriale a giugno – si rileva nel documento del Csc – ha registrato appena un +3,9%, dopo il buon recupero di maggio (e il -43,1% a marzo-aprile): il numero cui guardare è il -16,9% dai livelli pre-Covid, ricordando che i dati recenti potranno essere rivisti fortemente per ragioni tecniche. Il Pmi (Purchasing Managers’ Index) continua a indicare a giugno che, nonostante la possibilità di riapertura ormai completa, la risalita resta parziale sia nell’industria (47,5) che nei servizi (46,4)». Per quanto riguarda la domanda, «a luglio la fiducia dei consumatori ha perso terreno e resta molto bassa; nonostante un rimbalzo, i consumi sono al -15% annuo a giugno (stime Confcommercio). Parziale la risalita della fiducia delle imprese; i giudizi sulle condizioni per investire restano negativi nel secondo trimestre, pur meno sfavorevoli; le attese sugli investimenti indicano ulteriore calo (Banca d’Italia)».

Export e lavoro

Sul versante estero, «l’export di beni è ripartito a maggio (+34,6%), ma ancora molto sotto i livelli pre-Covid (-26,1%). Le vendite italiane hanno recuperato rispetto a quelle di Germania e Usa. Tengono nei farmaceutici, meno negli alimentari, sono quasi dimezzate in autoveicoli e abbigliamento. Molto deboli i principali mercati. Un graduale miglioramento è segnalato dagli ordini esteri del Pmi (44,5 a giugno)». Il lavoro resta “debole”: «a maggio gli occupati sono calati ancora (-84mila), ma la ricerca attiva di lavoro ha iniziato a risalire (+307mila), buon segnale in prospettiva. Ci si attende per gli occupati ulteriore discesa ma l’ampio ricorso alla Cig continuerà a salvaguardare posti di lavoro, aggiustando le ore lavorate».

Istat: fiducia consumatori in calo, sale quella delle imprese

A luglio la fiducia dei consumatori cala anche se lievemente, mentre continua a salire per le imprese. Per i primi l’Istat, infatti, stima un indice in “leggera flessione” rispetto a giugno (da 100,7 a 100,0). Invece, per le aziende registra un nuovo rialzo, per il secondo mese consecutivo, (da 66,2 a 76,7). Anche se il livello resta, rimarca l’Istituto, «distante dai livelli precedenti l’emergenza sanitaria». Quanto alle famiglie, il passo indietro segue il “recupero” segnato nel mese precedente. Pesano, in questo caso, la diminuzione del clima economico, relativo alla situazione del Paese, e di quello futuro.

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I settori
Con riferimento alle imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse. In particolare, nell’industria l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 80,2 a 85,2 e nelle costruzioni aumenta da 124,0 a 129,7. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una marcata risalita dell’indice sia nei servizi di mercato (da 52,1 a 65,8) sia nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 79,6 a 86,3).

Fonte

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