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Dagli indennizzi alle imprese al bonus figli: ecco le misure in cantiere nel decreto aprile

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Il Dl conterrà tra l’altro, anche il rifinanziamento della cassa integrazione per 9 settimane e l’allungamento della Naspi e Discoll per un valore complessivo di 15 miliardi.

21 aprile 2020


2′ di lettura

Sono circa 10 i miliardi che dovranno essere suddivisi tra la proroga bimestrale del bonus autonomi in forma rafforzata (ad aprile e maggio aumenterà da 600 a 800 euro) e l’istituzione del reddito d’emergenza nel Dl Aprile, che nei piani del governo sarà varato a fine mese (chiusa la partita con l’Europa sulle risorse, approvato il Def ed ottenuto il via libera sullo scostamento del deficit) con una dote complessiva che si dovrebbe aggirare sui 25-27 miliardi per il lavoro.

Rifinanziata la cassa integrazione
Il Dl (un provvedimento da 70-75 miliardi, per circa 40 offerti dal nuovo disavanzo da far approvare in Parlamento) conterrà anche il rifinanziamento della cassa integrazione per 9 settimane e l’allungamento della Naspi e Discoll per un valore complessivo di 15 miliardi. Il reddito di emergenza destinato ai lavoratori discontinui, ma anche a colf e badanti in nero e precari esclusi da altri sostegni, dovrebbe invece valere circa 2 miliardi, per un totale di circa 3 milioni di beneficiari.

Cassa integrazione in deroga per colf e badanti
Sempre nel pacchetto di misure del Dl Aprile, per le colf e badanti in regola verrà istituita un’indennità per riconoscere sotto forma di cassa integrazione in deroga semplificata, una somma media di 400 euro se con contratto full time – che può arrivare a 600 euro-, e di 200 euro se part time. La somma andrà alle colf e badanti con il contratto sospeso dai datori di lavoro. L’importo è legato a due parametri: le ore di lavoro previste dal contratto e quelle effettivamente svolte.

Dagli indennizzi alle imprese al bonus figli
In discussione ci sono poi le ulteriori forme di aiuto da indirizzare ai settori in difficoltà: una dotazione al momento elastica, fra i 4 e i 10 miliardi a seconda delle ipotesi, che il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli vorrebbe destinare all’avvio di aiuti a fondo perduto per le imprese, mentre al Mef studiano indennizzi proporzionali alla perdita di fatturato. Per la garanzia alla liquidità delle imprese lo stanziamento sarà complessivamente di oltre 30 miliardi di euro tra Fondo di garanzia per le Pmi e Sace. Alle piccole e medie imprese potrebbe essere concessa anche una sospensione delle tariffe energetiche, con finanziamenti che andrebbero a ridurre gli oneri di sistema in bolletta. Il ministero della Famiglia sta infine studiando un bonus figli che Elena Bonetti vorrebbe non una tantum ma fino alla fine dell’anno, calcolato da 80 a 160 euro al mese in base ai redditi Isee. Nella griglia del decreto Aprile ci saranno anche norme che puntano a velocizzare i pagamenti della Pa ai fornitori. L’obiettivo è sbloccare i circa 30 miliardi di debiti scaduti (su quasi 40 totali) ancora nei conti delle Pa, sanità ed enti territoriali in testa.

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