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Dal 27 aprile ripartono manifattura per export e cantieri

 

everso la fase 2

Nel comparto costruzioni riapriranno solo i cantieri che interessano dissesto idrogeologico, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica

26 aprile 2020


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2′ di lettura

In attesa delle riaperture del settore manifatturiero e delle costruzioni previste il 4 maggio, da lunedì 27 aprile intanto potranno ripartire in tutto il paese le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export e le aziende del comparto costruzioni, solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica. Lo potranno fare solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Una misura per la quale si sono spesi tra gli altri il presidente della Conferenza delle regioni Stefano Bonaccini (governatore dell’Emilia Romagna) e il vicesegretario vicario dell’Anci Roberto Pella.

La nota di Mise, Salute e Mit
In una nota inviata oggi da Mise, Salute e Mit a Lamorgese per chiarire i margini dei prefetti nelle more del 4 maggio si spiega infatti che le «attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale» per le quali è necessaria una semplice comuncazione ai prefetti (che possono ex post bloccare le attività se riscontrano assenza dei requisiti) non sono da intendersi solo quelle relative ai settori coperti dalla normativa sul golden power ma «quelle attività produttive orientate in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamemto della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro paese quote di mercato» (una dizione generica nella quale possono rientrare molteplici settori, tra cui la moda, ndr), nonché attività nel settore delle costruzioni relative a «scongiurare il rischio di dissesto idrogeologico del territorio e relative ai settori dell’edilizia residenziale pubblica, dell’edilizalia scolastica e dell’edilizia penitenziaria». Ovviamente la ripresa o continuazione delle attività «deve avvenire nel rispetto delle previsioni di cui ai protocolli su sicurezza e cantieri del 24 aprile 2020».

Il pressing degli industriali
Sulla necessità di far ripartire subito le attività legate all’export ha insistito sabato 26 aprile il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi che a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3 ha dichiarato: «Ci aspettiamo che lunedì mattina almeno le imprese che hanno la capacità di rispondere agli
accordi di sicurezza» siglati con governo e sindacati «e sono nelle grandi catene del valore aggiunto dell’export possano riaprire perché stanno perdendo quote di mercato e molte imprese saranno fuori» se non ripartono.

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