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Dal blocco degli sfratti ai fondi alle paritarie, le novità del Dl rilancio

 

IN PRIMA LETTURA ALLA CAMERA

Forcing in commissione Bilancio della Camera: il provvedimento, che va convertito in legge entro il 18 luglio, è atteso in Aula a Montecitorio venerdì. Il governo è intenzionato a porre la fiducia

Gualtieri: “Da luglio -7 mld di tasse a 16mln italiani”

 

29 giugno 2020


3′ di lettura

Forcing della Commissione bilancio della Camera, impegnata nell’esame del decreto Rilancio. A Montecitorio si è lavorato anche di domenica. I lavori si sono concentrati nell’esame del titolo primo del provvedimento, che tratta di assistenza sanitaria territoriale. Oggi è al voto il titolo 2. Le sedute proseguiranno martedì e mercoledì. Il provvedimento, che va convertito in legge entro il 18 luglio (la gran parte delle modifiche arriverà in questo passaggio alla Camera, con il Senato che si troverà a dover ratificare le scelte compiute dai deputati), è atteso in Aula a Montecitorio venerdì. Il governo è intenzionato a porre la fiducia.

Blocco sfratti prorogato fino a fine anno

Sono state votate alcune modifiche al testo, prorogando il blocco degli sfratti dal primo settembre al 31 dicembre 2020. Via libera anche a bonus fino a 2 mila euro per i sanitari che siano stati in prima linea durante l’emergenza covid, alle linee guida anti coronavirus nelle case di riposo e all’assunzione a tempo indeterminato dei precari della pubblica amministrazione, servizio sanitario compreso, che abbiano maturato 3 anni di contratti.

Verso accordo su paritarie

Su alcuni dei temi più spigolosi, si stanno compiendo passi in avanti verso l’accordo politico. È vicino quello trasversale sulle scuole paritarie ed è praticamente raggiunto quello in maggioranza sugli incentivi per l’acquisto delle auto Euro 6. Sul primo c’è una convergenza di massima verso il raddoppio delle risorse, quindi per mettere sul piatto altri 150 milioni. Sul secondo c’è da superare il nodo coperture: in base ad alcune stime, la misura potrebbe costare anche la metà degli 800 milioni che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha messo a disposizione delle due Camere per il complesso delle modifiche al Dl Rilancio.

… e su superbonus del 110%

Un altro accordo sembra a portata di mano, anche con il placet dell’opposizione: è quello che va nella direzione dell’allargamento alle seconde case gli sgravi fiscali del 110% per gli interventi antisismici e di miglioramento energetico. L’estensione ai lavori fatturati anche nel 2022, e non solo nel 2021, riguarderebbe però sole le case di edilizia popolare.

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Il nodo risorse per gli incentivi all’acquisto di auto

Sugli aiuti alle paritarie si va quindi verso il superamento delle perplessità del Movimento Cinque Stelle. Una spinta all’accordo la dà l’ulteriore miliardo di euro da destinare al comparto scuola annunciato nei giorni scorsi dall’esecutivo. Il dibattito più “duro”, quindi, si trasferirà dal Dl Rilancio al provvedimento – ma manovra di luglio – con cui verrà deciso come impiegare quella somma. Anche sul settore auto sembra caduto il veto del Movimento Cinque Stelle sugli aiuti alle vetture a benzina e gasolio. Lo stallo sarebbe stato superato andando incontro alla richiesta dei pentastellati di rafforzare i bonus per le elettriche e le ibride e incentivare la rottamazione di vecchi modelli. La spinta alla riduzione dello stock di Euro 6, che comprende anche vetture a benzina e gasolio, trova favorevole l’opposizione. L’emendamento originale di Pd, Iv e Leu prevedeva che ci fosse un contributo statale fino a 2 mila euro, raddoppiato dal concessionario. L’ordine di grandezza non dovrebbe cambiare molto. Il tema però è quello delle coperture. Il ministero dell’Economia ha difficoltà a stanziare la somma necessaria. È quindi possibile che la misura slitti, che se ne riparli con il decreto che Gualtieri ha annunciato per metà luglio, dopo il nuovo scostamento di bilancio stimato in 10-20 miliardi di euro.

 

 

 

Fonte

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