Stop mutui casa, anche autonomi
Nel provvedimento anche la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi. In questo secondo caso, la sospensione è prevista per le partite Iva che come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all’ultimo trimestre 2019. La misura, che sarà in vigore per 9 mesi come estensione di quanto gia prevede il Fondo Gasparrini, non prevede obbligo di presentare l’Isee e sarà finanziata con 500 milioni. La relazione tecnica al decreto legge stima che la sospensione delle rate dei mutui casa, estesa anche ai lavoratori autonomi, possa valere per oltre 230mila titolari di partite Iva ovvero la metà degli autonomi in possesso di prima casa. Per ogni nuova sospensione l’onere medio annuo calcolato per il Fondo Gasperini, già esistente per i dipendenti, è di mille euro con un fabbisogno aggiuntivo di 240 milioni.
Nei prossimi due mesi vietato licenziare
Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo oggettivo” (crollo ordini, chisura di un reparto per casi di contagio eccetera).
Cassa integrazione in deroga per tutti fino a nove settimane
Al contempo il Governo mette sul piatto quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Torna la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale. Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. Sempre sul fronte ammortizzatori, un’altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso.
24 giorni in più in 2 mesi permessi 104
Chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi. I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.
A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede
È previsto poi un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno. Stando alle stime della relazione tecnica al provvedimento, sono 8,8 milioni gli italiani che potrebbero ricevere il premio di 100 euro mensili. Viene ipotizzato che a ricevere il premio sarà il 15% dei lavoratori pubblici e il 50% di quelli privati a svolgere attività in sede. L’onere previsto è di 880,5 milioni.