Anpal Servizi ha predisposto un vademecum di 55 pagine per aiutare i 2.980 contrattualizzati a inserire chi beneficia del reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro. Ecco alcuni dei passaggi principali
di Andrea Carli
Una ragazza si prepara per la selezione per diventare navigator (foto Ansa)
4′ di lettura
Reddito di cittadinanza: arriva il vademecum per il buon navigator. Un manuale operativo per chi vuole compiere i primi passi per diventare navigator è stato prtedisposto da Anpal Servizi. Un testo abbastanza snello, di una cinquantina di pagine, con le dritte per questa figura strategica nella macchina del reddito di cittadinanza messa in strada dal governo gialloverde.
Dritte che si focalizzano anche sull’approccio che il navigator è chiamato ad avere con il beneficiario del reddito di cittadinanza, che è a sua volta chiamato a partecipare a un piano di reinserimento al lavoro. Pillole che si focalizzano sull’«ascolto attivo» o sulla «gestione del silenzio».
Per saperne di più – Il dossier sul reddito di cittadinanza
Oltre 2.900 navigator contrattualizzati
I navigator contrattualizzati, che hanno superato il test di selezione, sono 2.980. Da metà agosto saranno pienamente operativi. È comunque previstae una formazione continua on the job: dovranno completare una decina di moduli e passare un test finale che servirà per certificare il completamento del percorso formativo. E intanto possono far conto su questo manuale, che Il Sole 24 Ore ha consultato.
Gli esempi sui nuclei familiari
Dopo le prime pagine con le indicazioni base su normativa di riferimento, che cosa è il reddito di cittadinanza, beneficiari, ammontare, la modalità di erogazione di questo strumento di welfare to work eccetera, il vademecum ricorre ad alcuni esempi. Il primo è quello di un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza composto da Arturo e Filomena, una giovane coppia che convive a Roma ora in un piccolo appartamento in affitto, nel quartiere Cinecittà. Entrambi i componenti del nucleo dovrebbero, sulla base della normativa, aderire a un percorso di inserimento lavorativo e devono essere convocati dal Centro per l’impiego di residenza. E poi c’è il caso della famiglia composta dalla mamma Sabrina – 32 anni – e la piccola Alice, di 2 anni e mezzo. Il nucleo risiede a Policoro, in provincia di Matera. Anche in questo caso Sabrina, in quanto beneficiaria di RdC, dovrebbe aderire, ai sensi di legge, ad un percorso di inserimento lavorativo ed essere convocata dal CpI di residenza.