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Dall’ufficio nel sottoscale a 120 dipendenti in tre anni. Il management femminile fa crescere l’azie

Il caso della veneta Velvet Media, leader in Italia per i social media management. Il titolare, Bassel Bakdounes: «Skateboard e cane in azienda ma alti livelli di produttività con le quote rosa. Comunichiamo con più di 100 milioni utenti si Facebook»

Una crescita vertiginosa, che l’ha portata a essere una società leader in Italia nel marketing e nella comunicazione aziendale: in meno di tre anni è riuscita ad assumere oltre cento persone.

Si chiama Veltet Media, fondata nel 2013, l’azienda di Castelfranco Veneto (Treviso) è passata da un gruppo di cinque amici che lavorava in un ufficio nel Padovano a essere una delle tre realtà più importanti a livello nazionale nel social media management. Il tutto nell’arco di un triennio. A oggi occupa 123 persone, delle quali un’ottantina con contratti a tempo indeterminato. La maggioranza delle assunte è donna, a riprova che il successo nel mondo del lavoro è sempre più “rosa”.

Ma le donne sono dominanti non solo nella parte creativa e di produzione di contenuti: il vero segreto di Velvet Media è il management, dove in tutti i ruoli apicali c’è un volto femminile. A partire dal cuore aziendale, quello amministrativo e commerciale. Fin dalla fondazione, la responsabile vendite è Erika Pagin; in amministrazione c’è invece Lara Mazzon. Lato project manager, la communication manager è Eliana Turbian e la responsabile dei rapporti internazionali dell’azienda invece Mariaisabella Musulin. “Quote rosa” strategiche anche sui desk creativi: Martina Civiero è in azienda dall’inizio e ora è responsabile grafica; lavora spesso interfacciandosi con la responsabile social media management, Chiara Rizzato.

«Sono sicuro che la crescita verticale di Velvet Media – dichiara il titolare Bassel Bakdounes che ricorda che sono circa mille le aziende clienti di Velvet – si spieghi con la qualità del servizio offerto. Ma il merito va anche a una strategia d’ingegneria gestionale del personale che trova nelle donne sempre l’eccellenza, sia per la capacità di sviluppo di progetti sotto stress che per la precisione nell’elaborazione di dati o la fantasia nel progettare post su Facebook o creare immagini. I livelli di qualità che raggiungiamo con giovani creative dell’età media di 25 anni sono legati anche al fatto che qui non si timbra il cartellino, non ci sono orari. Ci piace il mood rilassato, c’è chi viene in skateboard e chi si porta il cane, alle pareti sono appesi poster di band musicali. Nessuna regola sul vestiario, amiamo chi sa essere particolare. Ma le nostre donne manager hanno obiettivi cadenzati ogni ventiquattro ore».

I numeri sono dalla parte di Velvet Media. Lo scorso anno le pagine viste ogni mese sui vari profili social seguiti sono state nove milioni, per un totale che nell’anno ha superato i 100 milioni di contatti si Facebook; 250 mila gli imprenditori raggiunti a vario titolo con la comunicazione gestita per un portfolio di aziende di ottanta settori merceologici diversi. Parallelamente, il fatturato è passato da un 2016 a settecento mila euro a un 2017 chiuso attorno ai 3 milioni, con prospettive per il 2018 di un’altra crescita a due cifre.  Una realtà “made in Italy” che esporta le sue doti di creatività, ingegno e professionalità all’avanguardia aiutando le piccole e medie aziende nel processo di internazionalizzazione con le proprie leve di marketing grazie alle sedi di Denver negli Stati Uniti e di Bangkok in Thailandia.

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