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Dazi, cresce il Made in Italy negli Stati Uniti

Nonostante la minaccia di provvedimenti di Donald Trump, i prodotti della penisola hanno avuto un’impennata nelle vendite, specie nel settore agroalimentare. L’analisi è di Coldiretti

Balzo del 6% per le esportazioni Made in Italy negli Stati Uniti, che fanno registrare un nuovo record storico nonostante le tensioni commerciali generate dalla minaccia di dazi da parte del presidente americano Donald Trump. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati relativi al commercio estero ad aprile divulgati dall’Istat. Fuori dall’Unione Europea gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy con un valore delle esportazioni di 40,5 miliardi nel 2017, con circa il 10% rappresentato dall’agroalimentare.

La minaccia di possibili dazi fino al 25% per le auto e lo scadere il primo giugno la proroga dall’esenzione dai dazi sull’alluminio europeo farebbero immediatamente scattare le ritorsioni da parte dell’Unione Europea che ha già varato una black list di prodotti statunitensi da colpire, quali manufatti in ferro, acciaio e ghisa, barche a vela e a motore e prodotti dell’agroalimentare, dal mais al riso, dal bourbon al succo di arancia fino al burro di arachidi e molto altro.

«Il risultato sarebbe uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati – spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – ma occorre cogliere questa l’occasione per ripensare norme sul commercio più eque che non si limitino a considerare l’aspetto economico nelle relazioni tra paesi, ma che tengano conto anche del rispetto delle stesse regole sul piano ambientale, della tutela sociale dei lavoratori e della sicurezza dei cittadini». 

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