Pubblicato il: 29/08/2019 15:56
“Il Paese sta attraversando un periodo particolarmente difficile, e anche a livello internazionale la situazione non è semplice. E allora non si può più perdere tempo, si deve fare presto e bene su quei punti nodali che servono per far ripartire il Paese. E farlo con maggiore pragmatismo rispetto al passato”. E’ l’appello che Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, intervistata da Adnkronos/Labitalia, fa alle forze politiche impegnate in queste ore nella formazione di un nuovo governo.
Per De Luise, la situazione del Paese non è da sottovalutare. “I consumi, e lo abbiamo denunciato più volte, sono in continuo calo, e questo inevitabilmente ha degli effetti negativi sul Pil e sulla fiducia delle famiglie. E se i consumi sono in calo a risentirne è il mondo che rappresento e cioè negozi di vicinato, micro imprese, che infatti continuano a chiudere”, sottolinea De Luise.
Una crisi economica che, per De Luise, si è scontrata con l’immobilisimo della politica. “Basta parole: è arrivato il momento -attacca De Luise- delle decisioni. Se noi come imprese ci comportassimo come la politica, non decidendo, di volta in volta, nella nostra attività economica, avremmo già chiuso tutti i battenti da un pezzo”.
Per De Luise, un nuovo governo deve quindi segnare un cambio di passo, a partire dai dossier principali, per fare ripartire l’economia. “Serve pragmaticità, a partire dalle clausole di salvaguardia: se dovessero saltare, ci sarebbero effetti gravi sui consumi. E poi il taglio del cuneo fiscale, il lavoro, le infrastrutture materiali e immateriali. Sono tutti nodi fondamentali che vanno affrontati subito e bene, senza aspettare, non c’è più tempo”, rimarca De Luise
E poi, per De Luise, un altro snodo fondamentale del prossimo governo “sarà l’Europa: qui ci aspettano partite importanti da giocare, a cominciare dalla nomina del commissario. Anche qui dobbiamo muoverci subito e con pragmatismo”, sottolinea.
La presidente di Confesercenti si aspetta anche un atteggiamento diverso le parti sociali e datoriali, con l’apertura a stretto giro di un dialogo: “Deve essere una risorsa per aiutare a capire dove intervenire e, ripeto, farlo subito e bene”.
Adnkronos.