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Decreto Imprese: 358mila domande per garanzie da 15,9 miliardi

MISURE CONTRO LA CRISI

I dati forniti da Medio Credito Centrale: per il 90% si tratta di finanziamenti fino a 25mila euro con copertura al 100%

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I dati forniti da Medio Credito Centrale: per il 90% si tratta di finanziamenti fino a 25mila euro con copertura al 100%

23 maggio 2020


2′ di lettura

Sono 357.690 per un importo che supera i 15, 9 miliardi le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia fino al 22 maggio. Di queste domande 355.130 sono quelle attivate in base ai decreti Cura Italia e imprese, per un valore di 15,6 miliardi che riguardano in gran parte crediti garantiti al 100%. A fornire i dati di parte delle misure messe in campo dal Governo per far fronte alla crisi economica causata dall’emergenza Covid-19 è Medio Credito Centrale.

Nel dettaglio: 322.997 operazioni sono riferite a finanziamenti fino a 25mila euro, con copertura al 100% per un valore complessivo che supera di poco i 6,7 miliardi: in questo caso l’intervento del Fondo è concesso automaticamente e i finanziamenti possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.

Ci sono poi 279 operazioni di riassicurazione con copertura al 100% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 41 operazioni con copertura del garante fino al 100% e copertura la 90% del Fondo; 6.338 operazioni di garanzia diretta con copertura al 90% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 12.697 operazioni di garanzia diretta, con percentuale di copertura all’80%; 7.046 operazioni di riassicurazione, con percentuale di copertura al 90%; 2.091 di rinegoziazione e/o consolidamento del debito con credito aggiuntivo di almeno il 10% del debito residuo e con incremento della percentuale di copertura all’80% o al 90%; 143 pratiche riferite a imprese small mid cap con percentuale di copertura all’80% e al 90%; 3.498 con beneficio della sola gratuità della garanzia, che a normativa previgente erano a titolo oneroso; 2.560 domande fatte in base alla normativa precedente.

«In relazione alle operazioni di rinegoziazione e/o consolidamento, ammissibili ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidità – spiega Medio Credito Centrale – l’incremento del credito aggiuntivo è del 67,9%, passando da 240,7 milioni di euro a 404,1 milioni».

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