Dopo la fiducia del giorno precedente approvato il testo che introduce il superbonus al 110% e il finanziamento a fondo perduto per le partite Iva
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Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge Rilancio. Il testo, approvato a Montecitorio con 278 voti favorevoli, 187 contrari ed un astenuto, passa al Senato. È previsto che il decreto (scade il 18 luglio) approdi in Aula a Palazzo Madama il prossimo 14 luglio.
Sul testo approvato oggi dalla Camera mercoledì 8 luglio il Governo aveva posto e ottenuto la fiducia (318 sì, i 231 contrari, 2 astenuti). Il provvedimento passa al Senato dove non verranno introdotte modifiche: il decreto scade il 18 luglio e andrà convertito in via definitiva entro quella data.
Prima del voto finale, nella mattinata sono stati votati gli ordini del giorno. Accolto l’odg della Lega che «impegna il governo ad estendere la mini flat tax per il 2020 e per il 2021 a chi fattura tra i 65mila e i 100mila euro». Approvato anche un odg di Fratelli d’Italia per l’introduzione, ha spiegato il leader del partito Giorgia Meloni, della «detrazione del consumo culturale. Teatri, cinema, concerti ed eventi sono in crisi. Per riportare le persone nei teatri, nelle sale, nei concerti bisogna dare loro la possibilità di potersi scaricare le spese in cultura. Se un cittadino va a teatro o a vedere un concerto, poi può scaricare dalle tasse la spesa».
Il “decreto Rilancio” (il cui titolo completo è decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) è una maxi-manovra da 55 miliardi di euro nel cui menù originario comparivano interventi come i contributi a fondo perduto per le aziende, lo stop ai pagamenti dell’Irap, il Reddito di emergenza, l’innalzamento da 600 euro a 1.200 euro del bonus baby sitter.
Il passaggio alla Camera ha portato una serie di novità, tra cui l’allargamento alle seconde case del superbonus al 110%, gli incentivi per l’acquisto di auto Euro 6, l’aumento dei fondi destinati alle scuole paritarie, lo slittamento di un mese dei congedi per i genitori, l’anticipo della cig prevista per l’autunno. Tra le novità introdotte dal decreto anche il nuovo meccanismo dei finanziamenti a fondo perduto per le partita Iva