Il deficit per il 2020 registrato nel Documento di economia e finanza sarebbe oltre il 10% (10,4). La caduta del Pil per quest’anno sarebbe stimata all’8%, il debito al 155% del prodotto interno lordo. Verso stop a clausole salvaguardia Iva
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Nel 2020 il Pil si attesterà a -8% e al +4,7% nel 2021, mentre il deficit arriverà al 10,4% «tenuto conto dell’impatto finanziario del decreto con le misure urgenti di rilancio economico» e al «5,7%» nel 2021. È il quadro di finanza pubblica contenuto in una prima bozza del Def, atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì mattina. Secondo le previsioni del governo il debito pubblico salirà al 155,7% a fine anno e al 152,7 per cento a fine 2021.
Il governo darà via libera ad un nuovo scostamento di bilancio (55 miliardi per il 2020 e 24,6 miliardi sul 2021): risorse che serviranno ad alimentare le misure previste dal decreto aprile che destinerà dieci miliardi alle imprese (la platea dovrebbe essere quella delle piccole Srl sotto i dieci dipendenti) e 13 miliardi agli ammortizzatori. Nel provvedimento si dovrebbero destinare ulteriori 12 miliardi per anticipare alle imprese creditrici i pagamenti.
Tra gli interventi che il Governo dovrebbe ufficializzare con il Documento di economia e finanza anche la cancellazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva dal 2021. L’idea è quella di assorbire e quindi annullare una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari.
Il prossimo decreto legge allo studio del Governo inoltre fermerà plastic e sugar tax per il 2020. Lo riferiscono fonti di maggioranza, indicando che la copertura ammonterebbe a 199 milioni. Il via libera è arrivato dal ministero dell’Economia, mentre i lavori sul provvedimento e sul Def e lo scostamento di bilancio sono ancora in corso.
Pacchetto lavoro da oltre 20 miliardi
I 13 miliardi destinati agli ammortizzatori fanno parte di un “pacchetto lavoro” per il sostegno al reddito che supererà i 20 miliardi. La Cig dovrebbe essere rifinanziata per altre 9 settimane, 7 miliardi andranno invece a due mensilità di bonus agli autonomi (salirà a 800 euro), 500 milioni serviranno per congedi speciali e bonus babysitter. Circa 1,3 miliardi rafforzeranno, infine, la Naspi e il sussidio per colf e badanti. Un miliardo servirà per il nuovo Reddito di emergenza estinato a chi non ha altri sostegni.