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Diminuiscono le partecipate pubbliche, -1,3% nel 2017

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I settori più rilevanti si confermano la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che realizza il 65,3% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento e quella di acqua

19 febbraio 2020


(IMAGOECONOMICA)

2′ di lettura

Le partecipate pubbliche sono al 2017 9.118, l’1,3% in meno rispetto al 2016. Di queste, le imprese attive sono 6.310 (-4,0%) e occupano 847.232 addetti (+0,1%), mentre le imprese non attive, che hanno comunque presentato una dichiarazione contabile o fiscale nel 2017, diminuiscono del 3,4%, mentre aumentano dell’11,6% le unità partecipate classificate fuori dal campo d’osservazione dell’industria e dei servizi. È quanto emerge dall’ultima indagine Istat sulle aziende a partecipazione pubblica.

Il valore aggiunto realizzato
Il 59,2% delle imprese attive, pari a 3.736 unità, sono a controllo pubblico (partecipazione superiore al 50%), per un totale di 631.984 addetti e una dimensione media di 169 addetti. Il valore aggiunto realizzato dalle imprese a controllo pubblico cresce del 4,4% sul 2016, superando i 58 miliardi, pari al 7,5% di quello totale di industria e servizi. Il valore aggiunto per addetto delle imprese controllate è di 97.068 euro contro i 47.150 euro del totale delle imprese dell’industria e dei servizi.

Il calo
Nel corso degli ultimi 6 anni il numero di imprese partecipate si è ridotto notevolmente, con una flessione del 18% rispetto al 2012. In particolare l’Istat evidenzia come tra il 2016 e il 2017 la riduzione sia del 4%, con variazioni che oscillano a livello territoriale tra il -8,7% delle Isole e il -1,7% del Centro. Su 6.310 imprese partecipate attive nel 2017, sono 4.253 quelle partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale o, altrimenti, appartenenti a gruppi con al vertice un ente territoriale (partecipate locali); impiegano 276.366 addetti, corrispondenti al 32,6% del totale di riferimento. Rispetto all’anno precedente si registra un calo del 7,5% delle imprese e del 30,3% degli addetti.

I numeri per comparto
Complessivamente, al netto delle attività finanziarie e assicurative, le imprese a controllo pubblico generano oltre 58 miliardi di valore aggiunto (il 7,5% di quello prodotto dalle imprese dell’industria e dei servizi). Il contributo al valore aggiunto sale al 9,5% se si considerano solo le forme giuridiche tipiche delle imprese controllate (società di capitali). I settori più rilevanti si confermano la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che realizza il 65,3% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (62,1% nel 2016) e la fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento, con il 62,1% del valore aggiunto dell’intero settore di riferimento (63,3% nel 2016). Per il 2017 risulta in crescita il settore della attività estrattiva con un valore aggiunto pari al 71,7% contro il 60,1% del 2016.

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