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Dl liquidità, Patuelli: circolare a banche, siamo operativi da subito

CREDITO

Il presidente dell’Abi annuncia di aver già inviato agli istituti di credito una circolare applicativa per fornire liquidità alle aziende

9 aprile 2020


Le misure del nuovo decreto sulle imprese

4′ di lettura

«Abbiamo lavorato tutta la notte al testo del decreto , pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo mezzanotte, per poter inviare alle banche, già stamattina la circolare applicativa del decreto sulle misure per fornire liquidità alle imprese». Lo annuncia il presidente dell’Abi Antonio Patuelli a Radio Anch’io, aggiungendo che in questo modo le banche, che in questi giorni hanno ricevuto molte richieste dai clienti, possono «subito avere elementi» per attuare le norme sulle garanzie pubbliche per i finanziamenti alle imprese in difficoltà.

La circolare dell’Abi
Nella circolare sono illustrate le principali disposizioni sulle quali Abi richiama la massima attenzione e «l’immediato impegno attuativo degli Associati», vista «l’estrema necessità e urgenza di darne immediata applicazione da parte delle banche». La circolare per l’immediata applicazione del Decreto legge per la liquidità è firmata dal Presidente Antonio Patuelli, dal direttore generale Giovanni Sabatini e dal vice direttore generale Gianfranco Torriero. Il Decreto legge, ricorda il
comunicato, vista la straordinaria urgenza, ha introdotto importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del COVID-19.

Su finanziamenti garantiti solo costi istruttoria
Le banche possono applicare ai finanziamenti che godono della garanzia del Fondo centrale per le pmi «un tasso di interesse, nel caso di garanzia diretta o un premio complessivo di garanzia, nel caso di riassicurazione, che tiene conto della sola copertura dei costi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria» indica l’Abi nella circolare di nove pagine consultata da Radiocor, inviata stamani a tutte le associate dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge per la liquidità alle imprese alle prese con l’emergenza coronavirus.

L’Abi scrive alle associate che il tasso in ogni caso non deve essere «superiore al tasso di Rendistato con durata residua da 4 anni e 7 mesi a 6 anni e 6 mesi, maggiorato della differenza tra il Cds banche (credit default swap) a 5 anni e il Cds Italia a 5 anni maggiorato dello 0,2 per cento». Il rilascio della garanzia – si legge nella circolare firmata dal Presidente Antonio Patuelli, dal Direttore generale Giovanni Sabatini e dal Vice direttore generale Gianfranco Torriero – «è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo. La Banca potrà pertanto erogare il finanziamento con la sola verifica formale del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito dell’istruttoria del gestore del Fondo medesimo».

Finanziamenti con garanzia Sace, i chiarimenti Abi
Riguardo ai finanziamenti coperti da garanzia Sace, l’Abi chiarisce alle associate che l’impresa che beneficia della garanzia «deve assumere l’impegno per sé e per ogni altra impresa che faccia parte del medesimo gruppo a cui essa appartiene, di non approvare la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni nel 2020 e di gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali».

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