(di Marco Assab) (ANSA) – ROMA, 29 GEN – Il 14 novembre 1995, con l’approvazione della legge 481, venivano istituite in Italia le Autorità indipendenti di regolazione dei servizi di pubblica utilità. Tra queste l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che ha ripercorso i suoi 25 anni di lavoro in un libro fotografico realizzato in collaborazione con ANSA.
“Venticinque anni che hanno cambiato il mondo, con un’accelerazione esponenziale che forse era difficile prevedere”, spiega in un’intervista all’ANSA il presidente di Arera, Stefano Besseghini. Un percorso per l’Autorità giunto alla quarta consiliatura, con oltre 1.180 riunioni del Collegio e circa 11.260 atti approvati e che viene raccontato nel libro che può essere chiesto all’Autorità in versione cartacea ma che è anche scaricabile dal sito www.arera.it o sfogliabile su https://www.flipsnack.com/melaediting/arera_venticinque/full-vie w.html.
Al momento della sua istituzione, ad Arera venne affidato il compito di garantire la tutela dei clienti finali e la promozione della concorrenza di importanti servizi di pubblica utilità, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sul territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori.
Un insieme di funzioni da svolgere armonizzando gli obiettivi economico-finanziari degli operatori con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse.
Negli anni l’Autorità ha visto crescere i settori di sua competenza: all’energia elettrica e al gas, a partire dal 2012, si è aggiunto il sistema idrico integrato. Successivamente, nel 2014, il teleriscaldamento e il teleraffrescamento. In ultimo, dal 2018, anche il settore dei rifiuti. “La regolazione ha avuto un ruolo importante – ha spiegato all’ANSA Besseghini – perché ha offerto un terreno tecnico, stabile, su cui costruire una progettazione, condividere e armonizzare regole. Inoltre ha permesso di declinare progetti e attività per gli operatori, in un contesto di regole caratterizzato da una certa stabilità”.
“Il tutto – ha proseguito – con un occhio rilevante all’efficacia e all’efficienza degli investimenti e delle iniziative intraprese. Anche imponendo scelte importanti, come i processi di unbundling o di liberalizzazione, che hanno effettivamente reso possibile un percorso altrimenti solo sognato”.
Ma sono molte ancora le sfide aperte, a cominciare dal completamento del processo di liberalizzazione del mercato retail: “Tema delicato in tutti i Paesi, non solo in Italia – ha sottolineato Besseghini -. La struttura del mercato che si deve riuscire a sviluppare, la variegata tipologia dei consumatori, richiede delle soluzioni da costruire con un processo attento, soprattutto che sia inclusivo”.
Insieme a questo e altri percorsi ineludibili, come transizione energetica e sostenibilità, un altro tema sul quale si è soffermato il presidente di Arera è quello dell’innovazione e del ruolo che deve avere l’Autorità: “Il conflitto tra la stabilità delle regole e la vivacità dell’innovazione per il regolatore è sempre un momento di difficile bilanciamento.
L’innovazione bussa con forza alla porta di questi settori.
L’Autorità italiana ha dimostrato, attraverso tanti progetti, di saper tenere aperta questa porta”, ha concluso. (ANSA).
Fonte Ansa.it