A.Mittal: via da Taranto il 4 dicembre
Il gruppo franco indiano, da parte sua, ha comunicato che dal 4 dicembre andrà via da Taranto, lasciando ai commissari gli adempimenti successivi compreso lo spegnimento dell’Altoforno 2. A.Mittal ha segnalato la possibilità di emissioni al momento dello spegnimento degli impianti.
Conte: A.Mittal pagherà i danni
Dall’esecutivo giallo rosso è giunto un altolà: «Arcelor Mittal – si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi - si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all’economia nazionale. Di questo – conclude la nota – ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d’urgenza. Ben venga l’iniziativa anche della Procura di Milano che ha deciso di intervenire in giudizio e di accendere un faro anche sui possibili risvolti penali della vicenda».
Patuanelli: azienda ora lega tutto a scudo penale
Patuanelli ha partecipato al tavolo tra Governo, azienda e parti sociali. In quell’occasione ArcelorMittal, ha spiegato il ministro, «ha dichiarato qualcosa che ci ha lasciato piuttosto perplessi, cioè che tutto è legato allo scudo, quando dal 12 settembre dichiara che ci sono 5 mila esuberi necessari per un problema strutturale dell’impianto, che non potrà mai più produrre più di 4 milioni di tonnellate. Allora credo che l’azienda si debba mettere d’accordo con se stessa quando fa le dichiarazioni».
A.Mittal:Morselli,ora crimine lavorare in area a caldo
Riteniamo che «non siano stati rispettati i termini del contratto», avrebbe sottolineato l’A.d. di Arcelor Mittal, Lucia Morselli. Uno dei nodi è l’area a caldo: lavorarci «fino a qualche settimana non era un crimine ora lo è. Non è una cosa di poco conto». Poi le prescrizioni sull’altoforno Afo2: «Ci era stato detto che tutto quello che era stato chiesto dalla magistrature come interventi di miglioramento era in corso, invece non era stato fatto niente». «Noi siamo qui – avrebbe aggiunto Morselli, stando a fonti presenti al tavolo – perché riteniamo che il contratto legalmente possa essere sciolto. Questo è quello che abbiamo chiesto e stiamo agendo in coerenza», avrebbe sottolineato Morselli – a quanto si apprende – al tavolo sull’ex Ilva.
Procura Milano apre fascicolo esplorativo
La Procura di Milano, dal canto suo, ha deciso di intervenire nella causa di rescissione del contratto di affitto d’azienda promosso da Arcelor Mittal contro l’amministrazione straordinaria dell’Ilva, «ravvisando un preminente interesse pubblico relativo alla difesa dei livelli occupazionali, alle necessità economico-produttive del Paese, agli obblighi del processo di risanamento ambientale». Come recita un comunicato, «il Procuratore ha proceduto all’iscrizione di un fascicolo per verificare la eventuale sussistenza di ipotesi di reato».