(ANSA) – ROMA, 04 MAR – Per raggiungere la terminazione di
rete del cliente, lo sviluppo della rete in fibra ottica
comporta diverse tipologie di intervento nella proprietà privata
con passaggio e appoggio di fili, cavi, tubature, elementi di
rete, supporti. Lo chiariscono le Linee Guida messe a punto
dall’Agcom, l’Autorità per le Comunicazioni, per velocizzare al
realizzazione del piano per la banda larga nelle aree bianche
del Paese, che necessitano di un aiuto pubblico, e in quelle
nere e grigie, con piani di copertura che prevedono investimenti
di natura privata.
A fronte di numerose difficoltà di interpretazione del quadro
normativo, l’Autorità ricorda anche che non serve convocare
assemblee condominiali per avviare la cablatura. E chiarisce
che, se non è già presente un impianto in fibra ottica
nell’edificio, agli interventi nelle aree esterne all’immobile
del cliente si aggiunge la necessità di accesso a parti comuni e
infrastruttura fisica per il passaggio dei cavi nella colonna
montante e negli sbracci orizzontali. Per l’Autorità le linee guida sono uno snodo essenziale per
gli obiettivi strategici fissati dalla Commissione Ue, ossia
garantire per il 2025 “l’accesso per tutte le famiglie europee,
nelle aree rurali ed in quelle urbane, ad una connettività
Internet che offra un downlink di almeno 100 Mbps, potenziabile
a velocità Gigabit”.
“La delibera di oggi – dichiara il presidente dell’Agcom
Giacomo Lasorella – è un contributo importante per dare
chiarezza interpretativa e certezze di comportamento ai
cittadini, ai condomini e alle aziende al fine di favorire la
massima connettività veloce ed efficiente”. Il provvedimento,
prima di entrare in vigore, verrà sottoposto a una consultazione
pubblica per acquisire le osservazioni dei soggetti interessati.
(ANSA).
Fonte Ansa.it