«L’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni non partirà dal primo luglio. Secondo quanto preannunciato dal Premier Draghi e dalla ministra Bonetti, la riforma avverrà in due tempi: al prossimo luglio l’assegno unico entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari per poi essere estesa, nel 2022, a tutti gli altri lavoratori. Questi ultimi, ha tenuto a precisare Draghi ‘anche nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti’.
Questa fase transitoria servirà a gettare le basi per l’avvio della misura a regime dal 2022, con l’approvazione dei decreti delegati attuativi della legge 1° aprile 2021, n. 46 e in combinato disposto con la preannunciata riforma dell’IRPEF, senza toccare chi già riceve l’assegno familiare e le detrazioni fiscali per i figli a carico. Non è chiaro, però, cosa succede a tutti gli altri aventi diritto all’attuale misura degli assegni familiari, ovvero, se continueranno a percepirli e con quale modalità eventualmente si dovrà fare richiesta
Troppe domande ancora senza risposte, in una fase economicamente molto delicata che rischia di mettere in ulteriore difficoltà tante famiglie e che mette in condizioni di impossibilità operativa tutti gli intermediari che guidano ed assistono i cittadini nei loro adempimenti e richieste di benefici. Occorre massima chiarezza nel dare operatività una misura importantissima per i bilanci delle famiglie, a meno di un mese dalla scadenza degli assegni familiari di cui milioni di cittadini stanno fruendo». E’ quanto scrive il presidente di CAF-Cia Agricoltori italiani Alessandro Mastrocinque.