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Flat tax, al piano di Salvini mancano 8 miliardi di coperture

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di G. Parente e M. Rogari

16 luglio 2019


La Lega rilancia la flat tax al 15% fino a 55mila euro

3′ di lettura

L’obiettivo resta quello di una flat tax al 15% sui redditi familiari fino a 55mila euro per un taglio delle imposte sui redditi da 12-13 miliardi. A ribadirlo è stato il vertice della Lega guidato da Matteo Salvini nell’incontro con le parti sociali. Al tavolo il Carroccio ha calato un’altra ricetta in parte già nota: una pace fiscale «2.0» con nuove misure dal saldo per le imprese alla sanatoria sul contante detenuto nelle cassette di sicurezza.

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Interventi dalla chiara fisionomia una tantum che non si sposano facilmente con una riforma fiscale dalla chiara vocazione strutturale, almeno nelle intenzioni della Lega. La partita sulle coperture resta, insomma, ancora tutta da giocare. Con un solo paletto già fissato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria: l’alleggerimento delle tasse dovrà essere realizzato compatibilmente con gli spazi di bilancio disponibili senza mettere a repentaglio i conti pubblici. In altre parole, in autunno potrebbero essere disponibili per il pacchetto fiscale, nella migliore delle ipotesi, non più di 4-5 miliardi della manovra da 30-35 miliardi che si va profilando, oltre 23 dei quali già ipotecati dalla sterilizzazione delle clausole Iva. Con il risultato di lasciare “scoperta” due terzi del piano messo a punto dall’ex sottosegretario Armando Siri.

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Una conferma indiretta dei limitati spazi di manovra per la riforma fiscale arriva dalle parole della viceministro pentastellato dell’Economia Laura Castelli, che in un’intervista a «Il Mattino» frena sul progetto leghista affermando che lo schema della flat tax è «superato e molto costoso. Con il ministro Tria siamo più propensi alla rimodulazione delle aliquote».
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Due strade indicate da Castelli: un assegno unico per riorganizzare e semplificare tutti gli aiuti di natura fiscale o l’introduzione del coefficiente familiare per rimodulare l’Irpef. Una soluzione compatibile con la limitata dote al momento disponibile. Lo stesso vicepremier M5S Luigi Di Maio, pur ribadendo di essere pronto a dare un ok alla flat tax, è tornato a chiedere alla Lega di vedere il piano nei dettagli coperture comprese.

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