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Garavaglia, non sprecare competenze, ripartiremo con vaccini

Parte dalle “buone notizie per il mondo del turismo” il ministro Massimo Garavaglia che ha aperto i lavori del convegno “Per l’Italia! Il Turismo come motore economico e sociale per la vera ripartenza” organizzato dall’Associazione Internazionale dei Cavalieri del Turismo, presieduta dall’amministratore unico di Fiera Roma Pietro Piccinetti, e trasmesso in diretta su youtube. “La prima gran buona notizia per il settore e per il nostro Paese – dice Garavaglia – è l’istituzione del ministero ma l’altra buona notizia è che già operativo e stiamo già lavorando, cosa che in Italia non è scontata. Dobbiamo innanzitutto gestire l’emergenza con dei sostegni e già dal prossimo decreto vedremo di intervenire in maniera importante”.
    Ma Garavaglia, che in questi giorni sta incontrando senza sosta operatori e associazioni, spiega che sta raccogliendo tanti suggerimenti e tante proposte concrete su cui il nuovo ministero lavorerà. Una cosa intanto è importante fare subito secondo il ministro. “Dobbiamo cogliere – spiega – ogni opportunità che ci dà già questo 2021. Sappiamo che la ripartenza vera ci sarà solo quando saremo vaccinati, ma nel frattempo vediamo tutto quello che si può già fare e quindi, per quello che è possibile fare in sicurezza, iniziare a operare. E’ molto importante non disperdere le competenze. Faccio un esempio: se un cuoco se ne va in Svizzera perché qui non lavora e passa a 5 mila franchi, poi non lo recuperi più… In quest’ottica il fatto che si possa rientrare dalla cassa integrazione con una decontribuzione va bene ma non è pensabile che debba rientrare al 100%. Meglio a un’altra percentuale ma attenti a non disperdere le competenza e la voglia di operare”.
    Ma come far ripartire il turismo, che prima della crisi valeva oltre il 13% del pil italiano, ancora più forte di prima? Non ha dubbi Garavaglia. “Ci sono – spiega – delle linee di azione abbastanza note e obbligate. Da un lato approfittare di questo periodo per migliorare le strutture e poi c’è il tema della rivoluzione digitale che può dare grandi opportunità e sviluppi al settore”.
    Per questo secondo Garavaglia l’Italia deve superare la frammentazione esistente che è sia a livello orizzontale che verticale. “Nel primo caso l’istituzione di un ministero, che si occupa dell’industria del turismo, di fatto finalmente la supera. Quindi le competenze sono chiare, dialogheremo con gli altri ministeri ma con la “dignità” di un ministero con portafoglio. Lavorare per l’industria del turismo faciliterà il dialogo con il ministero dello Sviluppo economico e non sarà un problema continuare a interloquire con quello della Cultura”.
    Per la frammentazione a livello verticale il ministro spiega: “Abbiamo già recuperato il rapporto forte con le regioni e abbiamo già stabilito dei punti chiave. Innanzitutto prima si promuove tutti assieme il brand Italia, poi quando uno viene in Italia c’è l’imbarazzo della scelta. L’altra cosa è fare assieme è la rivoluzione digitale appunto. E cioè lo Stato, e in particolare l’Enit che è suo il braccio operativo, diventa il soggetto aggregatore della promozione digitale del sistema Italia, senza sostituirsi a nessuno ma integrando l’esistente.
    Ma il nostro lavoro – conclude Garavaglia – non finisce certo qui e rimaniamo in una fase di ascolto”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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