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Golden power, la nuova mappa dei settori industriali sotto protezione

SICUREZZA INDUSTRIALE

Nella bozza di Dpcm tutte le attività economiche da difendere contro le scalate ostili. I rischi per il settore finanziario e assicurativo

di Marco Ludovico

Palazzo Chigi (imagoeconomica)

Nella bozza di Dpcm tutte le attività economiche da difendere contro le scalate ostili. I rischi per il settore finanziario e assicurativo

30 maggio 2020


3′ di lettura

Messa in circolazione due giorni fa, la bozza del Dpcm attuativo della nuova golden power delinea un lungo catalogo di attività industriali a breve destinate ai poteri speciali di protezione del governo. Il testo, tuttavia, ora è uno schema di lavoro. Dopo l’informativa nell’ultimo Consiglio dei ministri, il sottosegretario Riccardo Fraccaro e i suoi tecnici andranno avanti per ultimare sul piano tecnico e politico il quadro di interventi dello scudo. La capacità di difesa del nuovo strumento e soprattutto i settori oggi più a rischio impongono un provvedimento senza lacune.

La bozza del Dpcm attuativo della nuova golden power

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Il caso più critico: banche e assicurazioni
L’articolo 8 della bozza di Dpcm disciplina l’esercizio dei poteri speciali per i «beni e rapporti nel settore finanziario». Credito, finanza, assicurazioni, piattaforme e infrastrutture operative come Borsa spa. Ma anche i software, i servizi di pagamento, la gestione di investimenti. Il Copasir ha definito apprezzabili ma «insufficienti» le nuove norme previste dal decreto liquidità sul golden power. I timori sono elevati. La minaccia di un’entrata a gamba tesa di un istituto bancario francese o anche tedesco nel nostro sistema finanziario non è teorica ma concreta. Infilarsi di soppiatto nel risiko delle grandi operazioni in corso per conquistare quote azionarie decisive resta un’insidia sul tavolo. Non è affatto necessario arrivare al 51%, può bastare molto meno.

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Servizi di informazione e sicurezza in allerta continua
Mentre il Dis sta svolgendo l’alta consulenza per palazzo Chigi sulla normativa strategica del golden power – così come per il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica – le agenzie operative d’intelligence hanno prodotto una serie di report speciali per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla sicurezza del settore credito, finanza e assicurazioni.

I dossier dell’intelligence economica viaggiano ormai a ciclo continuo
Al Copasir il direttore del servizio interno, Mario Parente, e più di recente il numero uno di quello esterno, Luciano Carta, in audizioni segretate hanno rappresentato il quadro in evoluzione delle minacce. Nel passaggio di consegne tra Carta, ora presidente di Leonardo, e Gianni Caravelli, da vice a direttore di Forte Braschi, c’è da giugno anche il rinforzo dell’intelligence economica con risorse umane di grande specializzazione.

Energia, acqua, spazio e “dual use”
Per il settore energia confluiscono nella golden power le infrastrutture critiche, gli immobili per il loro utilizzo, i depositi e gli oleodotti, le «tecnologie critiche» e le attività strategiche di imprese con non meno di 300milioni di fatturato annuo netto e 250 dipendenti. Per quello dell’acqua il modello è analogo, comprese le attività strategiche con i requisiti previsti per l’energia. Il settore dello spazio, invece, rientra per tutte le infrastrutture e le tecnologie non militari. Scudo protettivo anche per i beni definiti “dual use”.

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