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Governo: Cia a Draghi, crisi non blocchi sostegni ad agricoltura colpita da siccità e rincari

Il presidente Fini a Palazzo Chigi per gli incontri con le parti sociali sul Dl Aiuti 2

La crisi di governo non deve bloccare le misure di sostegno alle aziende
agricole, colpite duramente dalla siccità e dai rincari produttivi. Servono interventi urgenti sul
gasolio agricolo, come anche sull’emergenza manodopera e fauna selvatica e
sull’agrifotovoltaico con il superamento del limite dell’autoconsumo. Queste le richieste del
presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, oggi a Palazzo Chigi per gli incontri
tra parti sociali e premier Mario Draghi sul nuovo Decreto Aiuti.
“In questo momento è necessario un grande senso di responsabilità da parte di tutti -ha
detto Fini-. L’attuale situazione di stallo non deve impedire in alcun modo che vengano portati
avanti interventi necessari e urgenti ad aiutare famiglie e settori in difficoltà, come l’agricoltura”.
In questo senso, “c’è stato l’impegno dell’esecutivo ad accogliere le nostre istanze”.
In particolare, Cia chiede a Draghi che lo stallo politico non impedisca l’estensione del
credito d’imposta per l’acquisto di gasolio agricolo, una proroga indispensabile per arginare il
caro-carburante, arrivato al prezzo insostenibile di 1,60 euro al litro, e che fa il paio con il
raddoppio dei costi di energia, concimi e fertilizzanti. Allo stesso modo, occorre anche la
sterilizzazione strutturale del sistema di accise sui carburanti e la definitiva eliminazione degli
oneri di sistema.
Altrettanto importante è non ritardare ancora l’approvazione del Decreto Flussi, atteso a
settembre, per l’assunzione di 130 mila lavoratori stagionali, così come procedere senza intoppi
sul Decreto Siccità, con risorse finanziarie necessarie a garantire agli agricoltori misure di aiuto,
prevenzione e compensazione rispetto alle eccezionali avversità causate dall’emergenza idrica e
che già hanno causato danni per oltre 3 miliardi.
Sullo sfondo resta la partita Ue. “Un governo impegnato solo sugli affari correnti rischia di
non avere un ruolo forte, efficace e risolutivo sui dossier agricoli più scottanti al tavolo della Ue:
dalla decisione sul Nutriscore alle notifiche sui provvedimenti agro-energetici -ha sottolineato
Fini- in particolare la modifica fortemente richiesta da Cia delle norme sugli aiuti di Stato per
consentire il riconoscimento di aiuti alle imprese agricole che realizzano sui tetti delle proprie
strutture produttive impianti fotovoltaici della potenza superiore all’autoconsumo”. Infine,
attenzione alta per Cia alle imminenti scadenze che impongono al governo italiano di inviare alla
Commissione i Piani strategici nazionali il prima possibile, affinché l’attuazione della nuova Pac
possa iniziare -come pianificato- all’inizio del 2023.

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