(ANSA) – ROMA, 19 FEB – “Io sono qui innanzitutto per
scrivere il Programma nazionale di riforme per il Recovery plan,
ho 8 settimane. Dobbiamo lavorare come se dovessimo vincere un
premio. C’è un’ottima base da cui partire; la scadenza del 30
aprile è a un passo”. Così il ministro dell’Ambiente e della
Transizione ecologica Roberto Cingolani su ‘Il Fatto
quotidiano’, dove fa presente di aver accettato perché “tanto
resto un anno, un anno e mezzo, poi me ne vado”.
“Io non sono di nessuno – dice a proposito delle sue simpatie
politiche – ma trovo che i 5Stelle abbiano avuto il coraggio di
cambiare idea su di me. Grillo l’ho rivisto solo qualche giorno
fa”. “Il problema del clima – rileva – non è verticale, non si
affronta con un singolo ministero. Serve un disegno poliedrico,
come ha detto Draghi. Quindi c’entrano il Mise, l’Innovazione,
la Pubblica Amministrazione”. Sulle deleghe avverte che se ne
sta “ancora discutendo”.
Della situazione trovata al ministero dell’Ambiente dice che “finora si è esternalizzato troppo. Io voglio lasciare a chi
verrà dopo di me una macchina che sappia gestire i soldi e i
progetti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it