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Gratta&Vinci, Superenalotto e slot: sulle vincite lo Stato si prende il 20%

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Con un emendamento al disegno di legge alla manovra il Governo ricorre a una nuova stangata sul gioco dalle vincite al prelievo sulle slot. Gli oltre 300 milioni di maggiori entrate serviranno a far quadrare i saldi delle coperture necessari a ridurre la plastic tax, con un suo rinvio a luglio, e a far slittare a ottobre la tassa sulle bibite

di Marco Mobili e Marco Rogari

7 dicembre 2019


Manovra: maxi stangata sui carburanti dal 2021

2′ di lettura

Per pagare il saldo dell’accordo sulla manovra di bilancio il Governo passa in corsa al bancomat del gioco pubblico e con una stangata sulle vincite e una nuova stretta sulla tassazione delle slot «ritira» oltre 300 milioni di euro, in termini di maggior gettito atteso. Ai circa 800 milioni complessivi già indicati tra aumento del prelievo erariale unico previsto dal Dl fiscale appena approvato in prima lettura dalla Camera, e l’aumento della tassa sulla fortuna inserito nel Ddl di bilancio, il settore del gaming sarà chiamato a contribuire alle coperture finali con maggiori entrate per oltre un miliardo di euro.

La stangata sulle vincite in due tempi
Con un emendamento messo a punto dal Governo e che sarà depositato al Senato si punta a rivedere la tassazione sul mondo del gioco. A pagare non saranno però soltanto gestori e concessionari. La stretta colpirà anche i giocatori che, da una parte, si vedranno ridurre al 65% la quota di pay out, ossia la parte di restituzione in vincita delle somme giocate con le slot. Dall’altra vedranno contrarsi le vincite in due tempi. La tassa sulla fortuna arriverà a toccare un quinto delle vincite dei giocatori. Per quelle delle Vlt lo Stato tratterrà il 20% sugli importi superiori ai 200 euro, mentre per i fortunati di Gratta&Vinci, Superenalotto, win for life, win for life gold e SiVince tutto, lotterie nazionali, Enalotto, Superstar, il prelievo del 20% si applicherà alla quota di vincita superiore ai 500 euro.

Dal 2021 prelievo sopra i 25 euro
Ma non finisce qui. Dal 1° gennaio 2021 il “banco” potrebbe mettere le mani anche sulle vincite più basse riducendo il prelievo al 15% sulle somme incassate superiori ai 25 euro grazie a Vinci per la vita-Win for life, Vinci per la vita – Win for Life Gold e a «SiVinceTutto SuperEnalotto», lotterie nazionali ad estrazione istantanea. Resterebbe fuori soltanto il Superenalotto

Le slot nel mirino del Fisco
Il Preu sulle slot (Awp), rispetto a quanto già fissato dal Dl fiscale e a possibili ritocchi dell’ultimo istante da parte della Ragioneria e dei tecnici del Mef, aumenta ancora passando dal 23% al 23,90% sino al 31 dicembre 2020 e al 24% a partire dal 1° gennaio 2021.

Mentre è rivista al ribasso l’aliquota del Preu sulle Videolottery: con l’emendamento scenderà dal 9% previsto dall’articolo 26 del decreto fiscale all’8,50% sino al 31 dicembre 2020 e all’8,60% a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Fonte

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