avvocatoinprimafila il metodo apf

Gualtieri: 600 euro a tutti entro venerdì

 

a porta a porta

Per il prestito di 25mila euro alle imprese, garantito al 100% dallo Stato, «oggi abbiamo avuto l’autorizzazione della Ue» e dunque lo strumento «è operativo»

di Nicola Barone

14 aprile 2020

«Sono in corso i pagamenti e già domattina quasi due milioni di autonomi troveranno nel loro conto corrente i 600 euro ed entro venerdì tutti i pagamenti saranno ultimati». Arriva dalle parole del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri la conferma della procedura in atto, nel corso della registrazione della puntata di Porta a Porta. E un aumento a 800 euro dell’indennità, ad aprile, «è un numero verosimile» a suo giudizio.

Erogazioni dei prestiti da lunedì
Per il prestito, garantito al 100% dallo Stato, di 25mila euro alle imprese «oggi abbiamo avuto l’autorizzazione della Comunità europea» e dunque lo strumento «è operativo ed è possibile mandare richiesta. Sui tempi il ministro dell’Economia spiega che «dal punto di vista di quello che fa lo Stato la procedura è stata semplificata al massimo perché oltre a dare la garanzia pubblica è stata anche eliminata la valutazione. Naturalmente c’è il tempo materiale per la banca per istruire la pratica ed erogare il prestito, ma ci siamo messi nelle condizioni per semplificare al massimo l’utilizzo di questo strumento». Le prime erogazioni «potrebbero avvenire già da lunedì».

Al lavoro per ristoro e sostegno aziende chiuse
Nell’insieme gli interventi in Italia per fronteggiare l’emergenza Covid-19, sommando i prestiti garantiti alle imprese e le moratorie sul credito già attivate, sono nell’ordine dei 750 miliardi di euro, «uno sforzo enorme anche se doveroso e necessario». Per il responsabile dell’Economia esistono «settori che stanno lavorando ed è giusto paghino la loro quota di imposte. Ovviamente quelli che hanno dovuto chiudere è giusto che non paghino le tasse, le abbiamo rinviate per adesso, e poi definiremo modalità di ristoro o intervento diretto a sostegno delle imprese».

Dai contratti alle assemblee, ecco come il Coronavirus cambia l’agenda delle imprese

Dall’Ue iniziative comuni con risorse comuni
Nel Consiglio europeo del 23 i leader di tutti i Paesi troveranno sul tavolo le quattro proposte già licenziate dall’Eurogruppo (Sure, fondo Bei per le imprese, recovery fund e Mes) ulteriormente approfondite nel corso della riunione preparatoria dei ministri delle Finanze in agenda giovedì prossimo. «Ci servono almeno 1.500 miliardi, che debbono essere non prestiti ai singoli Paesi, ma il finanziamento di iniziative comuni con risorse comuni», mette in chiaro Gualtieri. Riguardo alle iniziative della banca centrale «noi comunque ci sentiamo le spalle ben forti e ben coperte, da un’istituzione comune europea che sta mettendo risorse in campo per aiutare tutti i Paesi, compresa l’Italia, a far fronte a questa crisi».

Drammatico sprecare gli sforzi fatti
Per il ministro «la cosa peggiore sarebbe buttare tutti gli sforzi e i sacrifici fatti e avere un’ondata di ritorno dei contagi, sarebbe una cosa drammatica». Sulle modalità di riapertura delle attività economiche «dobbiamo predisporre tutti gli strumenti per una ripresa governata e graduale» tenendo a mente il miglioramento delle condizioni sanitarie.

Fonte

Exit mobile version