Una crescita sostenuta anche dal Recovery Plan con stime che si mantengono “sempre prudenti”. E’ quello che si troverà nella Nadef, come ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione al Senato sul Recovery Plan. Ci saranno “due manovre espansive” poi il ritorno del deficit sotto il 3% dal 2023. Il Pil nel quadro programmatico sarà indicato nel 2021 “al +6% dal 5,1%, al 3,8% nel 2022 al 2,5% nel 2023”. Si è anche detto fiducioso riguardo alla trattativa per il Next Generation Eu. Taglio del cuneo fiscale e revisione degli incentivi per le famiglie saranno invece due punti della riforma del fisco. A metà ottobre, ha precisato, l’Italia invierà a Bruxelles “lo schema” del Piano di ripresa.
“Si interverrà sul fisco attraverso un processo di riforma che si caratterizzerà principalmente per il taglio cuneo fiscale sul lavoro, la revisione complessiva della tassazione verso una maggiore equità, la lotta all’evasione e la revisione del sistema degli incentivi ambientali, di quelli per il sostegno delle famiglie e alla genitorialità e per la partecipazione al mercato del lavoro.”.
Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Recovery Plan davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato parlando delle riforme “di supporto” al piano italiano. Le simulazioni “mostrano che con i fondi del Recovery Plan il trend di crescita, quindi permanente e strutturale, del PIL aumenterà fra 0,2 e 0,5 punti percentuali all’anno a seconda dell’efficienza ipotizzata della relativa spesa aggiuntiva. A questo effetto potrà aggiungersi quello ulteriore, sempre sul Pil, delle riforme che verranno introdotte nell’ambito del PNRR”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Recovery Plan davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato.
‘Oggi entra in vigore una misura storica che servirà da volano per nuovi investimenti e più occupazione. Col taglio del 30% dei contributi per tutti i dipendenti da oggi investire e produrre al Sud è più conveniente. La ripartenza del Sud è più che mai decisiva per tutta l’Italia”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a proposito della misura introdotta con il decreto agosto.
Fonte Ansa.it