Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione su Pnr e nuovo scostamento di bilancio ha spiegato che il governo intende prorogare la cassa integrazione «rendendola più selettiva». Il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, ha segnalato che le informazioni disponibili «mostrano forti peggioramenti dei saldi di finanza pubblica». Mentre il capo del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, ha ricordato che allo stato attuale «si prefigura una caduta del Pil del 9,5% nella media del 2020»
di Andrea Gagliardi
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione su Pnr e nuovo scostamento di bilancio ha spiegato che il governo intende prorogare la cassa integrazione «rendendola più selettiva». Il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, ha segnalato che le informazioni disponibili «mostrano forti peggioramenti dei saldi di finanza pubblica». Mentre il capo del Servizio struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, ha ricordato che allo stato attuale «si prefigura una caduta del Pil del 9,5% nella media del 2020»
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«I più recenti dati economici indicano che la nostra economia ha iniziato la risalita dal minimo di marzo-aprile. Stimiamo che la ripresa sia continuata in giugno e luglio, tuttavia il secondo trimestre registrerà in media una forte caduta del Pil con altrettanto marcato rimbalzo nel terzo trimestre». Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione su Pnr e nuovo scostamento di bilancio. Non solo. «Proseguirà l’attività di sostegno alla liquidità che potrà contare su misure di carattere fiscale: saranno riprogrammate le scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi sospesi nella fase di emergenza prevedendo la possiblità di rateizzare il debito fiscale su un orizzonte temporale definito in modo da assicurare che per il 2020 si riduca sensibilmente il peso dell’onere che altrimenti graverebbe su contribuenti in difficoltà. Saranno ulteriormente differiti i termini per la ripresa della riscossione attualmente fissati al 31 agosto». Inoltre «non ci sarà nessuna patrimoniale sugli immobili». E «non ci sarà una doppia plastic tax» europea e nazionale, bensì «un lavoro per una razionalizzazione e per evitare oneri eccessivi per le imprese».
Gualtieri: nel Dl agosto fondi a scuola, turismo, automotive
Il ministro ha poi spiegato che nel nuovo decreto di agosto ci saranno aiuti per «automotive, turismo e ulteriori misure a sostegno della crescita», ma anche interventi «sulla questione del terremoto e sulla questione pertinenziali» delle spiagge, confermando anche lo sblocco di investimenti per gli enti locali «per circa 5,5 miliardi». E ha aggiunto: «Destineremo una quota delle risorse alla scuola per facilitare e aiutare l’avvio del nuovo anno scolastico». Nello specifico, nel decreto agosto saranno destinati alla scuola circa 1,3 miliardi. Sul fronte lavoro, il governo, invece, «intende proseguire rendendo più selettiva la cassa integrazione guadagni: sono allo studio interventi in continuità alle misure attualmente in vigore con la proroga di 18 settimane della cassa integrazione». E ci saranno «elementi di differenziazione e selezione della platea delle imprese, chiedendo a quelle che possono un contributo a questo strumento. La differenziazione sarà probabilmente basata sui dati della fatturazione elettronica, sul diverso impatto della crisi».
«Proroga smart working e incentivi a lavoro»
Sono poi all’esame del governo «interventi per sostenere il mercato del lavoro a ripartire con assunzioni a tempo indeterminato e alle imprese a fare uscire lavoratori dalla cassa integrazione, una deroga alle norme sui contratti a termine e la proroga delle procedure semplificate per lo smart working nel privato». Il ministro dell’Economia ha anche sottolineato la necessiità di «interventi sulle partite Iva». E ha rimarcato che «stiamo procedendo alla riscrittura sostanziale del calendario che superi il meccanismo del saldo-acconto e basato sulla certezza degli adempimenti e la diluizione degli importi da versare calcolati in base a quanto effettivamente incassato», parlando anche della necessità di «una riforma fiscale, con la riduzione del tax gap e un sistema più equo». Il Governo punta infine «al rilancio degli investimenti pubblici, incrementando la quota su Pil di almeno un punto percentuale sul 2019, quando erano al 2,3% del Pil» mentre «gli investimenti in infrastrutture dovranno essere compatibili con la protezione ambiente, saranno rilanciati anche gli investimenti privati, si procederà a una semplificazione amministrativa a tributaria e sarà definita una vasta gamma di interventi anche di natura fiscale per il Sud».
Upb: saldi peggiorano, con scostamento debito oltre 160%
Il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, in audizione su Pnr e nuovo scostamento, ha dal canto suo rilevato invece che le informazioni disponibili «mostrano forti peggioramenti dei saldi di finanza pubblica rispetto allo scorso anno, destinati ad aumentare anche per i nuovi interventi attesi». Tenendo conto dei decreti fino al Rilancio, «il deficit risulterebbe più elevato di quello previsto dal Governo, in misura di poco superiore al mezzo punto percentuale di Pil». Il rapporto tra il debito e il Pil, invece, «risentendo delle varie determinanti e in particolare del più sfavorevole contributo dell’andamento negativo del prodotto, potrebbe essere più elevato di circa tre punti percentuali. Con lo scostamento di cui si richiede l’autorizzazione, «il debito potrebbe superare il 160 per cento del Pil». Un punto quest’ultimo non trascurato da Gualtieri, che in audizione ha assicurato che «a partire dalla nota di aggiornamento al Def il governo elaborerà una strategia di rientro dall’elevato debito pubblico che punterà a una crescita economica assai più elevata che in passato e fisserà degli adeguati e sostenibili obiettivi per i saldi di bilancio quando cominceremo a raccogliere i frutti di quanto ci apprestiamo ad avviare» con il Recovery Plan.
Bankitalia: riforme in tempi rapidi, senza inefficienze
Mentre il capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, ha evidenziato che «per il nostro paese inizia ora un percorso tutt’altro che agevole. Andranno delineati in tempi rapidi progetti di investimento e di riforma lungimiranti, concreti e dettagliati; soprattutto tali progetti andranno attuati senza ritardi e inefficienze. È la condizione per garantire l’effettivo accesso ai finanziamenti previsti dal Next Generation EU, per rilanciare la crescita e la produttività dell’economia italiana». Secondo Balassoni la «sfida che attende il Governo e il Parlamento è di dare contenuto attuativo alle indicazioni contenute nel Pnr, garantendo efficacia, efficienza e rapidità degli interventi».