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Gualtieri: sui prestiti alcune banche rapide, altre lente

 

Il ministro dell’Economia in audizione davanti alla Commissione bicamerale sulle banche: «La moratoria sui prestiti stata un successo e ha raggiunto quota 260 miliardi di euro»

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4 giugno 2020


2′ di lettura

Alcune banche sono state «più rapide» a erogare subito i prestiti con garanzia pubblica previsti dalle misure del governo, mentre altre «hanno avuto malfunzionamenti» anche «colpevoli» che vanno risolti. Lo afferma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. «Fra questi due estremi» spiega Gualtieri parlando degli effetti del decreto liquidità (in vigore da otto settimane) «c’è una media» con «un inevitabile e fisiologico tempo di apprendimento dell’insieme del sistema bancario di cui occorre tenere conto».

Secondo Gualtieri sono positivi i numeri delle domande per le moratorie sui crediti che hanno raggiunto i 260 miliardi. «Siamo ben oltre le previsioni iniziali, ci aspettavamo domande per 220 miliardi». I numeri della moratoria secondo il ministro spiegano perché molte piccole aziende non abbiamo ancora presentato domande per i prestiti con garanzia pubblica. «Lo faranno più avanti» e per ora hanno sfruttato la moratoria.

Il confronto con la Germania

La garanzia al 100% sul credito è stata introdotta solo in Italia e in Germania, ha ricordato Gualtieri «ma la banca non è semplice agente di pagamento. Non è trasferimento a fondo perduto, è credito garantito per liberare nuove risorse e va considerato che anche se le verifiche sono semplificate, permane un trade off tra la rapidità dell’erogazione e il presidio di legalità rispetto a eventuali abusi nell’utilizzo delle risorse pubbliche se non vere e proprie infiltrazioni criminali». Il ministro ha sottolineato che i requisiti per la concessione della garanzia al 100% in Germania «sono più stringenti».

Cauto ottimismo

Quanto agli effetti delle misure varate dal governo Gualtieri ha espresso «un cauto ottimismo» alla luce delle «difficoltà iniziali» anche se persistono «criticità e un panorama molto differenziato fra i diversi istituti bancari». Nella sua audizione il ministro ha rilevato come si attende un aumento della percentuale di accettazione delle domande, ancora a livelli non soddisfacenti.

 

 

 

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