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Gualtieri: ‘Terzo trimestre molto buono, -9% può migliorare’

Per le stime tra Nadef e Csc “si parte dal comune riconoscimento del fatto che c’è stata una reazione molto vigorosa della manifattura ma non solo, quindi il rimbalzo c’è, c’è stato è superiore alle previsioni: il terzo trimestre sarà molto buono e anche questo -9% che stimiamo è uno scenario che potrebbe essere perfino rivisto al meglio se il quarto trimestre sarà anche di moderata crescita”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri alla presentazione del nuovo Rapporto di previsione sull’economia italiana del Centro studi di Confindustria (Csc). Ci sono anche rischi di peggioramento, ha spiegato il ministro, ma “confidiamo nella nostra previsione, che può stupire in meglio”.

Il Rapporto del Csc è “solido e condivisibile sia nella parte analitica abbastanza vicina a quella del governo sia per la parte di raccomandazione e di policy, molto in sintonia con l’impostazione che abbiamo dato alla Nadef e che intendiamo dare al Recovery Plan, partendo proprio dal titolo, la necessità di un cambio di paradigma, perché il problema dell’Italia non è solo fare arrivare la seconda parte della V il più alto possibile ma affrontare i problemi strutturali su andamento del Pil, produttività e occupazione”. Così il ministro dell’Economia.

E’ un bene “avere l’adeguato livello di flessibilità delle risposte che ci consenta di dare anche per l’anno prossimo degli interventi che siano aderenti alla specifica situazione dell’economia italiana impattata da questa crisi, in questo periodo ponte di alcuni mesi” fino ai vaccini “e per una certa coda”. C’è stata finora “creatività e capacità della politica di bilancio di andare in profondità, con misure via via più focalizzati su settori e ambiti specifici e così faremo anche per la parte di politica di bilancio l’anno prossimo”, sottolinea Gualtieri.

Tra i 2 e i 3 miliardi per un nuovo pacchetto di sgravi contributivi per spingere le assunzioni stabili e tra i 3 e i 4 miliardi per la proroga selettiva della Cig Covid per i settori che ancora stentano a riprendersi dalla crisi. E’ questa, secondo quanto si apprende, l’ipotesi attorno a cui lavora il governo in vista della manovra. Calcoli e simulazioni sono ancora in corso e i dettagli, viene spiegato, saranno definiti anche in base all’analisi del ‘tiraggio’ delle misure messe in campo finora. Per quanto riguarda gli ammortizzatori di emergenza, la ‘selezione’ dovrebbe dipendere dai cali di fatturato, come già avvenuto con la proroga della Cig contenuta nel decreto agosto.

La Cgil chiede al Governo un incontro per parlare degli interventi da inserire in legge di Bilancio ma anche di di sanità e del Recovery fund. “Chiediamo al Governo – ha detto il numero uno del sindacato, Maurizio Landini nel corso della manifestazione “Sanità: pubblica e per tutti! Le nostre proposte per il Servizio socio sanitario nazionale” – ci convochi per parlare di sanità, di Recovery fund e di legge di stabilità. Investire nella sanità non è un costo, è un investimento”. In particolare Landini ha affermato che non bisognerà solo spendere bene i fondi europei ma anche utilizzare i soldi che nel Paese ci sono. La ricchezza – ha detto – si è concentrata nelle mani di pochi. Ci sono 107 miliardi di evasione fiscali”. Bisogna – ha detto – “combattere questa evasione” e “fare gli investimenti”.
   

Fonte Ansa.it

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