Grazie allo sblocco i nostri agrumi potranno essere esportati con aerei cargo favorendo un export che fino ad oggi è rimasto fermo. La presenza dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel paese asiatico è praticamente quadruplicata (+376%)
Bene lo sblocco della nuova “via della seta” per gli agrumi made in Italy che potranno essere esportati in Cina anche con gli aerei cargo favorendo un export che fino a oggi è rimasto fermo al palo nonostante che la presenza dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel paese asiatico sia praticamente quadruplicata (+376%) in valore negli ultimi dieci anni raggiungendo i 448 milioni di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti su dati Istat in relazione all’accordo fra Roma e Pechino per l’abolizione di barriere non tariffarie annunciato dal vice premier Luigi Di Maio per gli agrumi italiani che fino a oggi non sono mai riusciti ad arrivare in Cina. Una nuova via di accesso per arance, mandarini, limoni e gli altri agrumi che si aggiunge ad altre aperture delle frontiere cinesi come quella del 2016 per le carni suine italiane e quella del 2018 per l’erba medica italiana. Mentre per quanto riguarda la frutta fresca – continua la Coldiretti – sono ancora bloccate le mele e le pere Made in Italy oggetto di uno specifico negoziato. Ostacoli che occorre superare per proseguire nel percorso di riequilibrio dei rapporti commerciali nell’agroalimentare dove le importazioni dalla Cina – conclude la Coldiretti – hanno superato del 29% il valore delle esportazioni, anche per effetto delle barriere commerciali.
Foto sotto: trovato accordo Italia-Cina (ittabloid.it)