Secondo l’Atlante del lavoro curato dall’Inapp, lo 0,8% dei lavoratori è occupato in professioni direttamente legate all’economia verde,l’8% in professioni ibride e il 12% in professioni che vanno verso la green economy
di Giorgio Pogliotti
Bianco (Iren), da nuovo governo spinta sulla green economy
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I nuovi mestieri guardano sempre più alla green economy . Dai paesaggisti e specialisti della conservazione del territorio fino agli ingegneri dei materiali, ai certificatori in grado di effettuare una diagnosi degli edifici e rilasciare l’attestato energetico. Lo 0,8% dei lavoratori italiani è occupato in professioni native della green economy, un ulteriore 8% in professioni esistenti ma aggiornate in direzione dell’economia verde. C’è poi un ulteriore 12% di professioni “go-green”, ovvero quei lavori che vanno verso l’economia verde come l’agricoltura o il tessile.
A stimare l’impatto della green economy è l’Atlante Lavoro, una mappa universale elaborata dall’ Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), che serve a monitorare l’evoluzione dei settori, delle imprese e del lavoro per valutarne le ricadute sulle competenze e le professionalità.
In cima per i contratti green le public utilities e le costruzioni
L’Inapp ha analizzato le comunicazioni obbligatorie del 2017 su tutte le attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro in Italia (escluse partite Iva e settore pubblico) giungendo alla conclusione che nel complesso circa il 21% degli occupati è coinvolto in processi produttivi e professioni che hanno a che fare attualmente o in prospettiva con il fenomeno della green economy.
I settori dove si registra il maggiore numero di contratti green sono le public utilities e le costruzioni seguiti da servizi sociali e manifattura
Sicilia, Calabria e Liguria le regioni con più professioni verdi
L’Atlante individua tre categorie. Anzitutto i lavoratori occupati in professioni strettamente green, che sono localizzati in prevalenza nelle regioni meridionali (l’1,3% degli occupati in Sicilia, l’1,2% in Calabria, l’1% in Sardegna) e tra le regioni settentrionali la Liguria (1,2%). Sono definiti lavori full green, cioè professioni nuove interamente dovute alla green economy. Sono gli ingegneri energetici, i pianificatori, i paesaggisti e gli specialisti del recupero e della conservazione del territorio, i tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.