Anche il governo francese benedice la fusione tra Fca e Renault. E Parigi intende mantenere il 7,5% del capitale della futura società. A parlare per conto dei transaplini è stato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, che ha definito la proposta di matrimonio di Fiat-Chrysler «una grande opportunità per Renault». Sulla stessa linea il vicepremier italiano Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl: «Mi sembra un’operazione utile per l’Italia e per l’Europa avere un gigante dell’auto. Se tutti rispettano gli impegni presi, mi sembra giusto si vada in questa direzione».
L’operazione, secondo Le Maire, aiuterà in particolare gli investimenti. La Francia, che attualmente possiede il 15% di Renault, vigilerà sugli interessi nazionali e chiede garanzie sul mantenimento degli impianti e dei livelli occupazionali. Secondo il ministro nessuna fabbrica e nessun posto di lavoro dovrà andare perso in Francia e la cosa dovrà essere messa nero su bianco nel piano di fusione. L’intesa inoltre, a giudizio di Le Maire, dovrà tener conto della partnership già esistente tra Renault, Nissan e Mitsubishi. Trattandosi di una «fusione tra eguali», Parigi chiede una governance equilibrata e vuole che il nuovo gruppo partecipi al piano europeo per lo sviluppo di batterie per le auto elettriche.