Per l’Istituto di statistica il Prodotto interno lordo nazionale è risultato «stazionario», rallentando dopo il «marginale recupero» congiunturale del primo trimestre dell’anno
di Davide Colombo
Fmi, +0,1% pil Italia nel 2019, solo +0,8% nel 2020
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Il Pil italiano segna il passo nel secondo trimestre del 2019, fermo sia rispetto ai tre mesi precedenti che su base annua. Lo rileva l’Istat nella sua stima sul secondo trimestre dell’anno (dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati). Si registrano quindi variazioni praticamente nulle, “crescita zero”, in entrambi i confronti: congiunturale e tendenziale. La crescita del Pil acquisita per il 2019 (quella che si otterrebbe se i restanti trimestri dell’anno si chiudessero senza alcuna variazione) risulta nulla.
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Nel periodo considerato, per l’Istituto di statistica il Prodotto interno lordo nazionale è risultato «stazionario», rallentando dopo il «marginale recupero» congiunturale del primo trimestre dell’anno. In termini tendenziali invece si registra una, sempre lieve, accelerazione: la crescita zero succede a un Pil negativo per lo 0,1 per cento. Per l’Istat continua così la «fase di sostanziale stagnazione», visto che per il quinto trimestre consecutivo la variazione congiunturale si attesta intorno allo zero.
La nota flash dell’Istat rileva spiega che la variazione congiunturale rilevata «è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta».
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