(ANSA) – ROMA, 23 FEB – Negli ultimi sei mesi il mercato
delle aste immobiliari fa registrare “un aumento del +63%. Due
case su tre costano meno di 100mila euro. Nelle Isole l’aumento
è del +284%”. Lo rileva il Centro Sogeea nel suo Rapporto
semestrale sulle aste immobiliari in Italia presentato oggi in
Senato. “Circa 1/3 delle abitazioni all’asta si concentra nel
nord Italia, macroarea in cui l’impennata è stata di quasi il
30%”, prosegue il rapporto. “Le case che costano meno, sotto i
200mila euro, sono l’89%. Questa crisi colpisce, ancora una
volta, le fasce più deboli”, sottolinea Sogeea. Nello specifico “le procedure rilevate a fine 2020 sono 15.146, a fronte delle
9.262 rilevate nel precedente mese di luglio” pari quindi al
+63,5% in sei mesi. Circa un terzo delle abitazioni in vendita
(5.798 unità) si concentra nel Nord del Paese, macroarea in cui
l’impennata delle procedure forzate è stata pari al +27,7%.
Ancora più severo il dato del Mezzogiorno, ma la brusca risalita
è trascinata dalle Isole, dove l’aumento si attesta al +284%
(2.105 contro le 584 del semestre precedente) e del +113% nella
parte peninsulare (3.027 a fronte delle 1.423 di luglio 2020).
Grave la situazione anche al Centro dove si è verificato un
aumento del +64%, le procedure rilevate a fine 2020 sono 4.216,
mentre quelle di sei mesi fa erano 2.566″. In testa alla
classifica delle Regioni la Lombardia, con 2.100 immobili. A
seguire ci sono il Lazio (1727 immobili, +118% rispetto a luglio
2020), la Sicilia (1564 immobili, +250%) e il Piemonte (1532
immobili, più del doppio rispetto allo scorso semestre). Saldo
negativo per il Veneto (333 immobili rispetto ai 1517 del
semestre precedente), la Liguria (286 rispetto ai 334 di luglio
2020) e il Molise (49 immobili rispetto ai 54 precedenti). Sopra
quota mille immobili ci sono la Campania (1187 unità, rispetto
ai 437 del semestre scorso), le Marche (1028 rispetto ai 678 del
semestre precedente), la Toscana (1131 rispetto ai 1063 di
luglio 2020). (ANSA).
Fonte Ansa.it