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Immobiliare: Nomisma, nel 2020 calo del 17%, effetto covid

(ANSA) – MILANO, 25 NOV – Nel mercato immobiliare
residenziale i primi sei mesi dell’anno avevano evidenziato una
flessione consistente dei livelli di attività transattiva,
testimoniata da una variazione tendenziale del -15,5% nel primo
trimestre, a cui era seguito un calo ancora più intenso- -27,2%
nel secondo trimestre. É quanto rileva Nomisma all’interno del
terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2020.
    Le previsioni di calo per il quarto trimestre porteranno a
chiudere l’anno nell’ordine delle 500.000 unità transate
(-17,1%) secondo lo scenario “Base”, o 491.000 unità transate
(-18,7%) secondo lo scenario “Hard”. Prima della diffusione del
Covid-19 le previsioni per l’anno in corso prefiguravano un
numero di compravendite pari a 612mila.
    Per il 2021 si prevede uno scenario per le compravendite non
dissimile da quello dell’anno in corso. Nomisma prevede una
ripresa lenta e graduale che si manifesterà nel biennio
2022-2023, relegando il mercato, almeno fino al 2023, al di
sotto delle 600 mila transazioni. Analizzando nello specifico le
città emerge che saranno Milano e Bologna le prime a evidenziare
segnali di crescita a partire dal 2022, cui seguiranno Firenze,
Venezia, Palermo e Cagliari nel 2023. I cali più intensi
riguarderanno Torino, Genova e Roma, con un andamento deflattivo
per tutto il triennio considerato.
    Il segmento corporate nel corso del 2020, secondo Nomisma, ha
presentato “una ricomposizione di tipologie transate e
provenienze degli investitori che ha consentito di attenuare gli
effetti della pandemia su turnover e valori”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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