Gli aumenti dei prezzi dell’energia e delle materie prime stanno creando gravi problemi alle imprese del settore alimentare. Dichiara Fabrizio Piervenanzi presidente di Confartigianato Alimentazione Toscana: ” Per quanto riguarda il nostro comparto, le imprese toscane registrano aumenti dei prezzi delle materie prime (farine, olio, latte, caffè, burro, ecc.) che, rispetto allo scorso anno arrivano anche al 60%. Le aziende hanno difficoltà anche a reperire alcuni ingredienti, semilavorati e imballaggi alimentari e quindi a programmare le loro attività. Sono incrementi- sottolinea Piervenanzi- dovuti a riduzioni di offerta sui mercati e agli effetti negativi che la pandemia ha avuto sulla logistica e i trasporti, ma purtroppo anche alla speculazione nelle filiere agroalimentari. A questi aumenti si sommano quelli trasversali a tutte le categorie, come quelli dell’energia, dei carburanti, dell’acqua e delle tasse locali. Siamo seduti su una polveriera”. Per il presidente: “Le istituzioni, nazionali, regionali, locali devono fare la propria parte nell’ascoltare e sostenere le imprese del settore alimentare e della ristorazione in generale che hanno subìto le chiusure e le parziali riprese delle attività per gli adeguamenti anti-covid , con politiche che contengano almeno gli aumenti di loro competenza e consentano loro di poter affrontare ancora questa infinita emergenza. Da parte nostra faremo il possibile per contenere l’incidenza dei costi sul prezzo al consumo delle nostre produzioni”, conclude Piervenanzi .