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In cassa Covid quasi 7 milioni di lavoratori. Occupazione, si esaurisce il trend positivo iniziato nel 2015

I DATI INPS

Resta il nodo cassa in deroga, con alcune regioni in ritardo nell’invio dei dati

di Claudio Tucci

23 aprile 2020


(foto Ansa)

1′ di lettura

Sono quasi 7 milioni di lavoratori, per l’esattezza 6.755.579, i beneficiari al 22 aprile degli ammortizzatori d’emergenza, cassa integrazione e assegno ordinario, introdotti dal decreto cura Italia. Di questi, fa sapere Inps, quasi 4,3 milioni sono conguagliati tramite anticipo dalle aziende, con reintegra Inps; per i restanti 2,4 milioni è scattato il pagamento diretto Inps (questa facoltà è stata prevista dal dl 18, in modalità semplificata).

Per la cassa integrazione ordinaria le domande da parte delle aziende pervenute a Inps sono state, al 22 aprile, 308.485 di cui 122.803 con pagamenti a conguaglio e 186.682 con pagamenti diretti; ad oggi sono state autorizzate 219.295 domande. Di richieste di pagamenti diretti all’Inps tramite Modello SR41, ne sono pervenute 56.769 per 218.500 beneficiari, di cui sono stati effettuati 19.902 pagamenti per 76.585 beneficiari.

Per quanto riguarda l’assegno ordinario, le domande inviate ai fondi sono 152.382 per 2,4 milioni di beneficiari. Resta il nodo cassa in deroga, con alcune regioni in ritardo nell’invio dei dati.

Occupazione, si esaurisce la crescita
L’Inps ha pubblicato anche il consueto osservatorio sui contratti. Il mese di riferimento è febbraio. Si conferma il sostanziale fermo del mercato del lavoro, con un crollo dei rapporti a tempo e stagionali. Per la prima volta il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni nell’arco dei 12 mesi, è negativo: -31mila rapporti. Il dato, scrive Inps, certifica l’avvenuto esaurimento del trend occupazionale positivo che aveva contrassegnato gli anni dal 2015 al 2019.

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