(ANSA) – ROMA, 09 FEB – Il 2020 si chiude con una diminuzione
della produzione industriale rispetto all’anno precedente
dell’11,4%, il secondo peggior risultato dall’inizio della serie
storica (che parte dal 1990), dopo la caduta registrata nel
2009. Lo indica l’Istat.
La flessione, spiega l’Istituto di statistica, è estesa a
tutti i principali raggruppamenti di industrie e, nel caso dei
beni di consumo, è la più ampia mai registrata. “Il progressivo
recupero dopo il crollo di marzo e aprile ha subito una battuta
d’arresto nei mesi recenti, impedendo il ritorno ai livelli
produttivi precedenti l’emergenza sanitaria: nella media del
quarto trimestre l’indice destagionalizzato è, infatti, ancora
inferiore del 3,1% rispetto a febbraio 2020”, commenta l’Istat.
Per il solo mese di dicembre l’Istituto stima che l’indice
destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello
0,2% rispetto a novembre. Corretto per gli effetti di
calendario, l’indice complessivo diminuisce nel confronto annnuo
del 2,0% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21,
contro i 20 di dicembre 2019). Nella media del quarto trimestre
2020 la flessione è dello 0,8% rispetto al trimestre precedente.
(ANSA).
Fonte Ansa.it